REGGIO EMILIA – L’indagine congiunturale di Unindustria relativa al secondo trimestre segnala rischi al ribasso per l’attività delle imprese manifatturiere della nostra provincia.
Nel periodo aprile-giugno 2022 l’attività produttiva nel settore manifatturiero reggiano mostra un nuovo rallentamento, pur caratterizzandosi ancora per una crescita. In particolare, la produzione industriale ha segnato una variazione rispetto allo stesso trimestre del 2021 del 4,3%, evidenziando così un ridimensionamento nei confronti di quanto rilevato nelle precedenti indagini.
III trim. | IV trim. | I trim. | II trim. | |
Produzione industriale | 17,3 | 14,9 | 9,5 | 4,3 |
Fatturato | 14,5 | 20,9 | 10,2 | 11,5 |
Fatturato interno | 12,8 | 21,2 | 10,7 | 9,8 |
Fatturato estero | 14,7 | 14,7 | 10,1 | 13,6 |
Occupazione | 5,0 | 4,0 | 3,1 | 2,7 |
Il commento della presidente di Roberta Anceschi, presidente di Unindustria
Il sistema delle imprese reggiane continua a mostrare segnali di tenuta, in un contesto operativo sempre più caratterizzato da una grande incertezza. Il quadro macroeconomico, infatti, è fortemente condizionato dalla durata e dall’intensità della guerra in Ucraina, i cui contraccolpi per l’economia italiana restano altamente incerti, dall’inflazione galoppante, dalla capacità del sistema economico di reggere anche nel prossimo futuro il caro-energia.
Il contesto generale rimane decisamente complicato, anche a causa della situazione politica italiana. La caduta del Governo Draghi ha spinto il Paese verso nuove elezioni. L’autunno e l’inverno si annunciano molto difficili sotto diversi aspetti ed è quindi indispensabile che dalle urne esca un risultato capace di dare la stabilità indispensabile sia per riconquistare la credibilità internazionale dell’Italia, sia per superare la difficile congiuntura e sostenere la ripresa. Per rinforzare ed accompagnare il nostro sistema produttivo è essenziale poi che il prossimo Governo rispetti gli obiettivi negoziati con l’UE e dia attuazione alle riforme previste dal PNRR.