REGGIO EMILIA – Due anni dopo le proteste che fermarono l’installazione di una nuova antenna per la telefonia 5G in via Portella delle Ginestre, la situazione sembra ripetersi poco distante, in via Assalini.
Nei giorni scorsi, infatti, si è conclusa la raccolta firme per la mozione a sfavore dell’installazione della nuova torre, sottoscritta da più di 800 cittadini residenti non solo in zona ma anche in quartieri non direttamente interessati. “Crediamo che il successo di questa iniziativa sia dovuto alla maturità del messaggio che si è voluto trasmettere” spiega Marco Musatti, del comitato che ha promosso la petizione. “Non siamo contrari al progresso e all’oggettiva necessità di migliorare il servizio di telecomunicazioni sul territorio, ma pretendiamo che l’uso degli spazi cittadini sia il risultato di decisioni attente e responsabili. L’attuale quadro normativo concede ai gestori telefonici di individuare in totale autonomia i siti in cui piazzare le nuove stazioni radio base e di esercitare pressione sulle amministrazioni comunali affinché la loro scelta sia approvata. Il rischio è quello di assistere ad un rapido degrado dell’urbanistica cittadina col proliferare di antenne collocate in posizioni a dir poco sconvenienti”.
La petizione chiede al Comune di “esercitare la sua autorità e competenza nei confronti dei gestori telefonici, il cui unico scopo è massimizzare l’area di copertura del segnale con soluzioni a minima spesa, e di prendere in mano la situazione scegliendo con i cittadini le aree. Con la mozione di iniziativa popolare che depositeremo questa settimana – concludono i promotori – non chiediamo che l’antenna venga tolta da casa nostra per poi metterla davanti a casa di qualcun altro. Chiediamo soluzioni pensate a salvaguardare il più possibile la svalutazione immobiliare subita dai cittadini scegliendo soluzioni discrete alla vista ed intelligentemente inserite nel quadro paesaggistico esistente potendo vedere prima le collocazioni e soluzioni”.