RIO SALICETO (Reggio Emilia) – “La pietra d’inciampo viene posata davanti all’ultima residenza scelta liberamente delle persone morte in guerra o deportate, la loro casa da vivi e non dove sono morti”. Così Mathias Durchfeld di Istoreco.
Dal 20 al 30 gennaio sono state posate 15 nuove pietre d’inciampo in 13 comuni della provincia, oltre all’inaugurazione “ufficiale” di una pietra posata nell’aprile 2024 a Guastalla. Proprio nel giorno della Memoria della Shoah, il 27 gennaio, la pietra è stata posata, in diretta su Telereggio, di fronte alla casa di Olinto Gualtieri, in via Affarosa, a Rio Saliceto. A raccontare la sua storia c’erano oltre 60 studenti della scuola media Dante Alighieri del paese.
“Sono trascorsi 80 anni, è importante oggi che le giovani generazioni sappiamo quanto accaduto”, commenta il sindaco Daniele Pietri.
Ora sono 136 in totale le pietre d’inciampo nel territorio reggiano, divise in 24 comuni, in memoria dei cittadini deportati e uccisi, facendo così parte di un grande monumento diffuso che si sta costruendo in tutta l’Europa. Le pietre sono dedicate a 17 cittadini ebrei, 14 deportati politici, 34 deportati civili e 71 IMI (Internati Militari Italiani). Istoreco ha lanciato anche una nuova campagna di “adozione”.
“Serve manutenzione perchè poi col tempo e los smog di anneriscono, quindi ci rivolgiamo alle scuole, alle associazioni, ai singoli, la mappa delle pietre e consultabile sul sito ‘www.inciampa.re.it”, chiosa Durchfeld.