REGGIO EMILIA – Dopo anni “esotici”, la Supercoppa italiana è tornata in Italia e, per la prima volta nei suoi 33 anni di storia, è approdata in Emilia Romagna e, nello specifico, nella nostra città. Da domani sarà visibile nella sede dello Iat in via Toschi fino al 20 gennaio, perché quel giorno verrà assegnata, allo stadio “Città del Tricolore”, o alla Juventus o al Napoli.
La detentrice in carica dello scudetto contro la detentrice in carica della Coppa Italia. Juve-Napoli, appunto. Coccarda Tricolore attorno al trofeo nell’omonima sala del Municipio in piazza Prampolini. Massimo 500 persone allo stadio, mercoledì, come impongono le regole della serie A in questo periodo. Proprio all’assenza del pubblico e ai mancati incassi, oltre che ai troppi casi Covid nel nostro territorio, si era appellato nelle ultime ore il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, chiedendo il rinvio della partita. La Lega di Serie A ha però battezzato il tutto come provocazione, cassando la proposta.
L’amministratore delegato Luigi De Siervo, assieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini e al padrone di casa Luca Vecchi, ha presentato l’evento. Difficile, se non impossibile, quest’anno, farle fare lunghi viaggi, ma in Sala del Tricolore si è parlato comunque dell’inizio di una nuova era italiana per il trofeo. “Reggio Emilia è una città importante – ha detto De Siervo – e lo stadio è perfetto”. In sala, anche l’amministratore delegato del Sassuolo padrone di casa, Giovanni Carnevali.
Saranno 150 i Paesi del mondo collegati su Raiuno per vedere le immagini del match, che sarà l’occasione per il debutto di nuove tecnologie di ripresa “simil play station”. “Questo è l’ennesimo evento che presentiamo al Mapei Stadium – le parole del sindaco – Si tratta di un’opportunità di valorizzazione del nostro territorio”. Una promozione che, chiaramente, sarebbe stata amplificata col pubblico allo stadio: ”Stiamo combattendo nelle sedi istituzionali affinché gli stadi vengano riaperti al pubblico – ha aggiunto a margine De Siervo – abbiamo già presentato al Governo un lavoro di accurata analisi tecnica, ci sono tante modalità possibili per avere numeri maggiori di mille spettatori”.
Circa l’ipotesi di istituire un passaporto sportivo vaccinale per accedere agli impianti, De Siervo ha risposto: “Ne abbiamo parlato, è una scelta delle istituzioni. Sicuramente siamo favorevoli a qualsiasi cosa favorisca la campagna di vaccinazione”.
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