REGGIO EMILIA – “Hanno rubato un cuore rosso che ho deposto, nel giorno di San Valentino, sul cippo dove mia figlia è stata uccisa 25 anni fa”. È la denuncia presentato alle forze dell’ordine da Giuliana Reggio, madre di Jessica Filianti, ammazzata all’età di 17 anni il 14 marzo 1996, dall’ex fidanzato (condannato all’ergastolo in primo grado, pena ridotta a 23 anni in Appello) che le sferrò 43 coltellate per gelosia, in via Buozzi a Reggio Emilia. E proprio qui, nel giorno della festa degli innamorati, la mamma aveva posto un omaggio alla figlia.
“Mi domando: come si può profanare la memoria di mia figlia in quel modo? – continua Reggio con un post su Facebook – L’inciviltà e la maleducazione di un gesto tanto grave mi toglie il respiro, ma anima ancor più la mia volontà di continuare a lottare in ricordo di Jessica contro ogni violenza, abuso e ingiustizia”. Ad aiutarla nella battaglia di denuncia anche la consigliera comunale di Alleanza Civica, Cinzia Rubertelli: “Per la seconda volta è stato profanato il luogo in cui Jessica Filianti è stata uccisa. Si faccia chiarezza subito con il sistema delle telecamere occorre identificare chi compie gesti così indegni”. Già nel marzo 2017 infatti, sempre vicino al cippo, furono bruciati dei fiori deposti sempre dalla madre.
Reggio Emilia, profanato il cippo che ricorda Jessica Filianti
16 febbraio 2021Rubato un cuore rosso deposto dalla madre Giuliana Reggio il giorno di San Valentino. La figlia fu uccisa in quel luogo dall’ex fidanzato 25 anni fa
