REGGIO EMILIA – La nostra città vuole ripartire e affrontare la crisi aggravata dall’emergenza Coronavirus, anche con un nuovo modo di pensare l’edilizia.
Il “manifesto per l’edilizia sostenibile” è una delle azioni del piano “Reggio Emilia riparte” già presentato dal sindaco Vecchi. Il documento, sottoscritto da Comune e associazioni di categoria, sindacati e ordini professionali, vuole rilanciare il settore sulla base di una strategia condivisa basata su riqualificazione urbana, cura dell’ambiente, innovazione, semplificazione amministrativa.
“Per superare i problemi già presenti nella fase di “normalità” pre Covid – ha spiegato il vicesindaco Alex Pratissoli, con assessorato alla Rigenerazione urbana – occorre investire su nuovi modelli di crescita e sviluppo maggiormente sostenibili, coniugando gli investimenti previsti con una conversione ecologica di economia e società. Il settore edilizio è chiamato a svolgere un ruolo da protagonista nello sviluppo investendo sulla sostenibilità, la rigenerazione senza consumo di suolo, l’efficienza energetica e la sicurezza sismica, le fonti rinnovabili, la manutenzione delle infrastrutture, su nuovi servizi per la mobilità sostenibile e la diffusione delle tecnologie digitali. Occorre fare tutto questo nel rispetto delle norme di salute e sicurezza, della tutela del lavoro e della legalità”.
Tre obiettivi a livello locale: raddoppiare entro il 2030 il tasso annuo di recupero del patrimonio esistente, attualmente all’1%; attivare procedure più efficaci di presentazione telematica delle pratiche edilizie; avviare un ambizioso programma di opere pubbliche, anche con il coinvolgimento dei privati.
“Abbiamo bisogno di un’economia nuova, basata sulla ricerca, sull’innovazione e sulla sostenibilità in tutti i campi – ha detto il sindaco Luca Vecchi – L’edilizia è inserita in questo circuito a pieno titolo e il suo apporto può essere decisivo. Serve innovare, anche nella competitività, per affrontare un mercato sempre più incardinato nella rigenerazione urbana e nela riqualificazione dell’esistente, nel risparmio energetico e in generale nella sostenibilità. Serve fare di più, perché l’ambiente e la sostenibilità delle scelte lo richiedono. Sono carte molto importanti che si possono giocare, a maggior ragione adesso, quali strumenti per affrontare e uscire dalla crisi”.
Il quadro degli interventi, molti dei quali già programmati, sarà presentato nel dettaglio nelle prossime settimane. “Ogni crisi genera fragilità e non possiamo correre i rischi ulteriori – ha detto l’assessore a Legalità e Lavori pubblici Nicola Tria – La città ha a disposizione un pacchetto di opere pubbliche, del valore complessivo stimato in 500 milioni di euro, con finanziamenti sia comunali, sia regionali, sia statali, di eccezionale livello per contenuto strategico, rilevanza pubblica e quantità: dalle infrastrutture stradali alla Sanità, dalla rigenerazione urbana alla qualità di spazi pubblici, scuole, quartieri, università. Questo si traduce in presupposti molto importanti per una ripartenza efficace ed anche per una sua accelerazione rispetto alle previsioni della pianificazione pre-Covid”.
Il manifesto si occupa anche del tema della legalità e della sicurezza subordinando sgravi fiscali e contributi all’appartenenza alle white list provinciali e al rispetto integrale dei contratti collettivi nazionali di lavoro nel settore.
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