REGGIO EMILIA – Come da tradizione per l’8 marzo, Sala del Tricolore ha ospitato la cerimonia dedicata alle “Reggiane per esempio”, in cui sette concittadine sono state insignite del Primo Tricolore per essersi distinte nell’ambito delle arti: pittura, scultura, fotografia, video e multimediale, illustrazione e disegno. Settori dove, tuttora, la parità di genere è una battaglia ancora da vincere. Si tratta di Alessandra Calò, Cecilia Di Donato, Elisa Pellacani, Giulia Sassi, Laura Sassi, Donatella Violi e Sandra Cosmi. Ad ogni vincitrice è stato consegnato il Primo Tricolore e un’acquatinta di Benati.
Insieme al sindaco Luca Vecchi e all’assessora Annalisa Rabitti, alla premiazione hanno partecipato le assessore comunali Mariafrancesca Sidoli (centro storico e attività produttive), Raffaella Curioni (educazione), l’assessore Nicola Tria (lavori pubblici) e l’attrice Valeria Perdonò – già vincitrice del premio Reggiane per esempio nel 2021 e co-fondatrice del Collettivo Amleta, associazione di promozione sociale che si batte per contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo – che ha fatto un intervento dal titolo “Praticare l’arte di fare rumore”, una riflessione sul valore politico dell’arte, sul senso di responsabilità che ogni forma di comunicazione ha e dovrebbe avere, sulla consapevolezza di poter fare la propria parte ciascun a suo modo, ma insieme e facendo “rumore”. Ospite d’onore della giornata Deanna Veroni, che assieme agli amministratori ha consegnato i riconoscimenti.
Durante la cerimonia di premiazione l’assessora Rabitti ha conferito una menzione speciale a Rosanna Chiessi, editrice e gallerista, promotrice di avanguardie artistiche del secondo Novecento, straordinaria protagonista dell’arte italiana ed internazionale scomparsa nel 2016. Nella Biblioteca Panizzi è conservato il fondo Rosanna Chiessi, con l’Archivio fotografico storico-artistico Pari & Dispari, costituito da 54 album fotografici, riviste, negativi, cataloghi d’arte e la documentazione relativa alle sue performances e mostre, recentemente donati dalla figlia Laura Montanari.
Le donne premiate
Due vincitrici ex aequo per la sezione under 50: Alessandra Calò, premiata per essere un’artista e una fotografa con riconoscimenti a livello internazionale, attenta ai temi della memoria e dell’identità femminile, della fragilità e marginalità, della ricerca e del recupero di materiali d’archivio che, riattivati e rielaborati, ispirano le sue personali visioni artistiche. Ha esplorato il concetto della bellezza in modo contemporaneo valorizzando l’imperfezione e le differenze. L’aspetto collaborativo e di dialogo, personale e interdisciplinare, sono centrali nel suo approccio: il costante confronto con soggetti afferenti a contesti e discipline diversi – letteratura, poesia, scienze naturali, mediche e geografiche – genera nelle sue opere una feconda ricchezza di innesti e un’interessante stratificazione di letture nei suoi emozionanti progetti. Cecilia Di Donato, premiata per il suo impegno nel campo del teatro sociale e per le sue doti di regia, per la sua visione del teatro come strumento per rompere le barriere, abbattere i pregiudizi e creare connessioni significative tra le persone. Il suo impegno nel sociale e nell’inclusione delle persone fragili ha creato un impatto significativo sulla comunità locale, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere una cultura dell’accoglienza e della solidarietà.
La giuria ha riconosciuto due menzioni speciali ex aequo a Elisa Pellacani, editrice e artista che ha saputo innovare l’editoria sperimentando nel libro d’artista le tecniche della gioielleria e Giulia Sassi, poliedrica artista che si nutre della commistione di diversi generi, come le arti visive, il teatro, la poesia.
Due vincitrici ex aequo anche per le candidate over 50: Laura Sassi, premiata per la pregiata ricerca artistica, formale ed estetica, coadiuvata da una lunga e profonda esperienza di sviluppo e stampa in camera oscura. Amante dell’altrove, i suoi numerosi scatti durante i viaggi sono immagini di vite e persone lontane che hanno contribuito ad ampliarne la conoscenza e a costruire un senso di positiva diversità nell’unità. Il suo interesse per l’Altro risulta evidente dai progetti di creazione partecipata, e dall’impegno nel sostegno e nella difesa della diversità, della fragilità – fisica, mentale, anagrafica – e della parità di genere come quello alla causa delle donne iraniane. Degno di nota e valore è il contributo con cui sostiene la vitale realtà cittadina dell’Atelier dei Due Gobbi, soprattutto durante il Festival di Fotografia Europea. Donatella Violi, le sue opere spesso fruibili nei corridoi degli ospedali e nelle biblioteche, aprono finestre luminose di colori e luci, favorendo la relazione tra la mente e il cuore.
Menzione speciale per Sandra Cosmi, artista ricamatrice e presidente del Circolo Reggio Ricama, che da 34 anni, con impegno e passione, porta avanti la tradizione dell’arte del ricamo, tramandando e valorizzando un elemento importante dell’artigianato locale.
Guarda la fotogallery
Reggio Emilia vincitrici Reggiane per esempio