REGGIO EMILIA – Un ritorno in classe insolito, quello nel 2025, per i bambini e le bambine delle cinque classi della sezione C della scuola primaria “Carducci“, che da inizio anno scolastico sono ospitate all’interno della “Guglielmo Marconi”. Gli scolari, tutti i giorni, fanno infatti la spola tra la sede dell’istituto, al 78 di via Emilia Ospizio, e l’oratorio cittadino di via Adua dove si tengono, per ora, le lezioni. Il motivo è che, qualche giorno prima della pausa natalizia, un angolo di soffitto si è staccato e, cadendo, ha sfiorato una collaboratrice scolastica che, fortunatamente, ne è uscita incolume.
Va detto, tuttavia, che la situazione all’interno dell’edificio, al pari di altri in città, era di molto peggiorata dopo le abbondantissime piogge dello scorso ottobre che avevano causato infiltrazioni e costretto, dunque, il Comune a organizzare una manutenzione straordinaria, seppur tutte le sedi siano poi state dichiarate agibili.
Dal 13 gennaio, quindi, due navette caricano a bordo i bambini la mattina e li riportano in sede al termine delle lezioni pomeridiane. Contestualmente, nell’edificio all’Ospizio procedono i lavori per riparare la porzione di soffitto da dove si è staccato il calcinaccio, così come quelli per il restyling della mensa con fondi Pnrr. Per quanto concerne quest’ultimo intervento, il cantiere è tuttavia in ritardo e la consegna è stimata per la fine dell’anno solare. Di pari passo va l’enorme cantiere per il rifacimento della Amedeo D’Aosta in città, un’operazione del valore complessivo di 12 milioni e 600mila euro, di cui 10 milioni e 400mila euro dal Pnrr e un milione e 160mila euro dal Comune.
C’è poi un’altra situazione simile a quella della “Marconi” e riguarda la scuola primaria “Balletti” di Mancasale, anche questa a tempo lungo e anche questa vittima di infiltrazioni lo scorso ottobre: qui, due classi sono ospitate alla “Madre Teresa di Calcutta” a Massenzatico, che fa parte dello stesso istituto comprensivo, e altre due invece restano in sede per poi alternarsi con le prime dopo un periodo prestabilito.
Le classi C della “Carducci” sono ospitate all’interno della scuola “Marconi” che, altrimenti, sarebbe vuota e inutilizzata: l’ultima classe con il “modulo” è infatti uscita al termine dello scorso anno scolastico e la sempre maggiore richiesta di tempo lungo ha così portato al trasferimento di tutta la sezione all’Ospizio.
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