REGGIO EMILIA – Elio Canova, deceduto all’età di 77 anni, è noto soprattutto per il suo impegno nelle istituzioni culturali. Per oltre dieci anni è stato alla guida dei Teatri cittadini, ha fatto parte dei consigli d’amministrazione di Centro Danza/Aterballetto; di Ater, associazione teatrale Emilia-Romagna; di Atit, Associazione dei teatri italiani di tradizione. Aveva iniziato la sua militanza politica giovanissimo, quando a 19 anni, nel 1962 era stato eletto segretario regionale dei giovani comunisti. Negli anni Settanta aveva fatto parte delle giunte del sindaco di Reggio Renzo Bonazzi come assessore alla Cultura e poi al Personale e alle Aziende Municipalizzate. Negli anni Ottanta era membro del direttivo regionale del Pci. Negli anni Novanta aveva fondato il primo comitato cittadino a sostegno di Romano Prodi. Nel 1996 era diventato presidente del Consorzio dei teatri cittadini Valli, Ariosto e Cavallerizza. Aveva poi condotto la trasformazione giuridica del Consorzio in Fondazione nel 2002. Aveva seguito i restauri dei teatri, culminati il 7 gennaio 2007 nell’accoglienza del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per un concerto al Valli celebrativo della nascita del tricolore. In quello stesso anno, dopo le celebrazioni dei 150 anni della costruzione del teatro, aveva lasciato il suo incarico. I funerali si svolgeranno nel pomeriggio di lunedì, alle ore 16, con partenza dall’obitorio dell’arcispedale Santa Maria Nuova per il cimitero di Coviolo, dove la salma sarà cremata.
Gian Piero Del Monte
Il ricordo del sindaco Luca Vecchi
Elio Canova era un gentiluomo: colto, pacato, con quell’amore e quella dedizione per la cosa pubblica che – nei vari ruoli da lui incarnati: dirigente politico e cooperativo, amministratore, presidente della principale istituzione culturale della città – contraddistinguono i migliori civil servant del nostro Paese.
Elio Canova apparteneva ad una generazione di donne e di uomini reggiani che hanno accompagnato nel secolo scorso la crescita e il cambiamento della città, fino a consegnarla alle nuove generazioni e alle sfide della contemporaneità.
Una generazione cresciuta tenendo insieme passione civile, impegno sociale e politico. Uomini e donne che hanno conferito l’impegno individuale dentro l’esperienza collettiva di un popolo che, uscito dalla miseria e dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, ha reso Reggio una delle città in Europa a più alta qualità della vita.
Elio Canova ha contribuito con il suo impegno politico e amministrativo ad un lungo periodo della storia della città. Lo ha fatto in particolare guidando il Teatro, il nostro “tempio laico della cultura”, come lui più volte aveva affermato.
Se oggi il Valli, e la Fondazione, sono una delle migliori esperienze italiane del settore questo lo si deve anche alla cura, alla passione, alla premura con cui nel suo ruolo ha custodito, valorizzato e fatto crescere la bellezza e il prestigio di uno dei luoghi simbolo della nostra città.
In questo momento di dolore mi stringo, personalmente e a nome dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia, a Mariella Zanichelli e ad Andrea.
Abbiamo il dovere di guardare al futuro con la consapevolezza e la responsabilità verso la storia che ci ha portato sin qui. La consapevolezza che le idee e i progetti camminano sempre sulle gambe di persone che, come Elio Canova, hanno spinto quel flusso.
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