RUBIERA (Reggio Emilia) – Nel fine settimana un buon numero di aderenti al comitato provinciale della Federazione della pesca, grazie a una convenzione con il consorzio di Bonifica, ha recuperato pesce che si era trovato isolato e in difficoltà nei canali soggetti a svaso in autunno, quando termina il periodo di irrigazione.
All’impianto idrovoro sul Po a Boretto sono stati recuperati oltre 50 quintali di pesce. Sul posto, con i propri mezzi, anche il comitato della Federazione Pesca di Modena. Hanno operato una trentina di persone. Si posizionano le reti, si preleva la fauna ittica e poi i volontari con attenzione e quasi affetto separano i pesci piccoli dalle grandi carpe che viaggeranno su mezzi diversi. Camion predisposti con grandi contenitori di acqua e ossigeno, in modo da mantenerli in vita fino a due laghi a Novellara, dove poi sono stati liberati. “Interveniamo per salvare il pesce e ripopolare poi i canali nei periodi in cui saranno pieni”, ha spiegato Gianni Bonacini, vice presidente del comitato provinciale Federazione Pesca.
Hanno operato anche i volontari addetti alla vigilanza sui pescatori che hanno competenza dalla via Emilia sino al Po. La federazione, nata alla fine degli anni ’40, ha tra i suoi obiettivi la tutela e l’incremento del patrimonio ittico e la difesa dell’ambiente naturale. “In questo caso, si è trattato di un intervento piuttosto complicato”, ha aggiunto Gianni Bonini del coordinamento vigilanza Fipsas Pianura.
Stessa attività è stata fatta nel canale Calvetro a Rubiera: anche in questo caso i pesci sono stati messi in salvo e liberati in un laghetto.

















