REGGIO EMILIA – Approvata all’unanimità dal Consiglio comunale. E’ la mozione d’iniziativa popolare circa il progetto di riqualificazione di viale Umberto I che comportava, tra le altre cose, l’abbattimento di 75 tigli che da sempre hanno caratterizzato quel tratto di città che porta da San Pellegrino a Porta Castello.
Il documento, prima di essere presentato in Comune, aveva raccolto 2.500 adesioni non solo da parte del comitato Cittadini per viale Umberto, ma di tanti altri reggiani che non vedevano assolutamente di buon occhio il sacrificio di quel polmone verde nell’ambito del restyling della “camminata estense”, di cui viale Umberto faceva parte secoli fa e fa parte ancora oggi.
“Si tratta di un buon risultato per tutti. In primis per la città – ha commentato l’assessora all’Ambiente, Carlotta Bonvicini – Come sappiamo, questo intervento è solo una parte di un progetto ben più ampio, quello del restauro e valorizzazione dei luoghi estensi di Reggio Emilia, che a sua volta fa parte del più esteso progetto “ducato estense” promosso dal ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. Con questo nuovo progetto saranno messi a dimora 730 alberi in più rispetto a quelli presenti oggi, portando il patrimonio verde da 947 a 1.677 piante. L’intervento di riqualificazione di viale Umberto I, nel tratto tra l’incrocio con via Codro e quello con via Magati, ha un importo di 1,8 milioni di euro”.
Per quanto riguarda le 75 alberature oggetto della mozione, l’assessore ha detto di “condividere la proposta di coinvolgere nuovamente l’agronomo Morelli, che ha redatto le ultime analisi sul viale e le altre proposte contenute nella mozione. Molti di quei tigli, per bocca dello stesso agronomo, presentano infatti condizioni di elevata criticità. A questo pro, credo che questo sia il modo migliore per riprendere il confronto con i cittadini, portare avanti il censimento del verde”.
L’assessora, infine, ha fatto una considerazione sull’attuale momento in cui tutto il mondo si trova: “Oggi più che mai è importante ricordarci che, prima dell’emergenza sanitaria, eravamo alle prese con un’altra emergenza, quella climatica, e che ogni decisione che viene presa oggi, ogni soluzione che metteremo in campo per affrontare il post Covid-19, deve essere una soluzione sostenibile. È fondamentale che la ripartenza risponda a entrambe queste emergenze, che parli la lingua della sostenibilità: ambientale, economica, sociale. È necessario affrontarle insieme o questa volta supereremo il punto del non ritorno e avremo perso l’unica occasione per agire in modo concreto e costruire un futuro sostenibile per l’ambiente, per noi, per i nostri figli e per le generazioni che verranno dopo di noi”.
Leggi e guarda anche
Viale Umberto I e gli alberi a rischio: in Comune le firme raccolte dai cittadini. VIDEO
No al taglio degli alberi di viale Umberto: si va verso le mille firme
Viale Umberto I, flash mob e firme contro l’abbattimento degli alberi. FOTO