REGGIO EMILIA – Informare, controllare e, se serve, multare: sono i compiti dei nuovi accertatori, la squadra messa in campo da Comune e Iren per contrastare il fenomeno degli abbandoni dei rifiuti e per prevenire i comportamenti incivili in un territorio in cui la raccolta differenziata supera l’80%.
“Avendo aumentato molto la raccolta differenziata, avendo la necessità di migliorare la qualità del prodotto ma soprattutto la cura della città, c’è bisogno anche di fare un’attività che principalmente sia di sensibilizzazione e informazione, perché spesso la gente fa le cose male perché non sa come le deve fare”, le parole in conferenza stampa di Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente.
“Verranno utilizzati per fare comunicazione sul posto, andare a recuperare le famiglie che non hanno l’utenza attiva o non hanno ritirato i bidoncini e anche per questo magari non sanno quale sia la procedura corretta per il conferimento dei rifiuti”, ha aggiunto l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Carlotta Bonaccini.
Tre le squadre, con due accertatori ciascuna, addette al controllo del centro storico, della zona urbana e del forese. Gli operatori, dipendenti di Iren Ambiente, saranno riconoscibili dalla pettorina e dalla targhetta; hanno superato i corsi di Atersir e della polizia locale. Nicolò Capra, accertatore Iren: “Possiamo aprire i sacchetti e fare attività di videosorveglianza, tutto il necessario per limitare il più possibile il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti o comunque gli errati conferimenti”.
Come pubblici ufficiali, potranno anche elevare sanzioni che possono arrivare anche a 1.800 euro. Quest’anno, finora, sono stati effettuati più di mille controlli ed elevate 179 contravvenzioni per un ammontare complessivo di 33mila euro. Un’iniziativa che rientra in una strategia più ampia: il prossimo passaggio sarà l’installazione delle telecamere nei punti più critici.
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