REGGIO EMILIA – La sfida è a due e l’obiettivo è arrivare primi. La gara consiste in una corsa, ma in verticale. A dare il via non è una pistola starter bensì una sorta di semaforo con segnale acustico. Il traguardo sta a 15 metri d’altezza, alla fine della salita c’è da toccare una placca collegata al timer. La disciplina si chiama speed. Una specialità che fa parte dell’arrampicata sportiva, la cui federazione italiana ha radunato a Reggio i suoi atleti e le sue atlete per una domenica di allenamento. Convocati otto azzuri senior e 28 giovani, tra questi sei under 20, nove under 18 e tredici under 16.
E’ stato impostato il percorso di preparazione in vista dei prossimi appuntamenti, a partire dagli europei in programma a Monaco di Baviera la prossima estate. All’orizzonte ci sono poi la Coppa del Mondo e le Olimpiadi di Pargi 2024.
Alla palestra Just Climb!, nei pressi del Campovolo, inaugurata lo scorso autunno, sono così stati testati punti deboli e punti di forza a livello individuale. Lavorando in gruppo gli arrampicatori hanno trovato motivazione e messo a punto nuovi movimenti per spostarsi da un blocco all’altro.
Tra i presenti, Ludovico Fossali, campione del mondo 2019 e primo azzurro a qualificarsi ad una Olimpiade, quella di Tokyo 2020. Oltre che ai prossimi giochi nella capitale francese, l’arrampicata sportiva è stata confermata anche nel programma olimpico di Los Angeles 2028.
Alla specialità speed sarà dedicata per la prima volta una Coppa Italia la cui prima gara si svolgerà il 26 febbraio nella struttura reggiana considerata ormai una sorta di paradiso dell’arrampicata.
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