REGGIO EMILIA – Ruspe e camion sono al lavoro sull’argine del Crostolo: sono stati caricati soprattutto pneumatici, emersi nel corso di quest’anno all’altezza di Baragalla, nell’area raggiungibile da via Albanesi. E’ la seconda volta che il Comune interviene con un’opera di pulitura, prima del definito intervento di consolidamento previsto nelle prossime settimane.
La vecchia discarica era emersa nel gennaio dello scorso anno, quando le intense piogge dei mesi precedenti, e le conseguenti piene del torrente, avevano eroso la sponda destra e fatto riemergere il materiale abbandonato una cinquantina di anni prima e successivamente interrato. Rifiuti di vario tipo visibili dalla passeggiata delle Caprette. Pneumatici, calcinacci, mattoni e altri scarti di edilizia. E poi sacchetti in plastica e teli di cellophane, interrati nell’argine. La pandemia aveva ritardato l’inizio dei lavori, per il primo intervento si è dovuto attendere settembre: Iren aveva rimosso il materiale. Le precipitazioni dell’autunno hanno però aumentato l’erosione e riportato in superficie nuovi rifiuti, che ancora una volta è stato necessario rimuovere.
Con l’arrivo della primavera sarà avviata la definitiva messa in sicurezza. Il progetto predisposto da comune, regione, arpa e Aipo prevede di chiudere l’argine, in modo che non disperda più nulla. La plastica interrata non sarà rimossa. Sono stati eseguiti i carotaggi, il materiale non è tossico. L’intervento sarà finanziato con 290 mila euro da parte della protezione civile regionale, in aggiunta a 20 mila euro di risorse comunali. Sono poi previsti interventi di pulitura costanti per la rimozione dei rifiuti finiti più a valle.
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