REGGIO EMILIA – “La mia lettura dell’inchiesta Aemilia e dei successivi sviluppi è in realtà un po’ diversa da quella che è la percezione del pubblico. In verità questa indagine ha fatto emergere il fenomeno e ha reso la cittadinanza consapevole di questo fenomeno in maniera diffusa. La consapevolezza è il primo passo verso una società più resiliente”.
Ha parlato di legalità e lotta all’Ndrangheta il colonnello Orlando Hiromi Narducci, neo comandante dei carabinieri di Reggio ospite negli studi de Il Graffio. Di fronte alla versione ricorrente secondo cui Reggio è di fatto considerata la capitale dell’ndrangheta al Nord, l’alto ufficiale si è così espresso: ‘E’ forse un po’ eccessivo, in realtà ci sono altri centri e anche all’estero, come ci insegnano i fatti avvenuti a Duisburg alcuni anni fa. La criminalità tende a espandersi laddove ci sono centri di interesse da sfruttare”.
Il colonnello si è anche soffermato sulla domanda forte di sicurezza che arriva da diverse zone della città invitando i cittadini a collaborare con le forze dell’ordine: “A volte si apprende dalla stampa di segnalazione fatte dai cittadini di cui però non risultano denunce. L’invito è a denunciare per consentire alle forze dell’ordine di aiutare i cittadini”.
Infine il neo comandante dei carabinieri ha fatto riferimento al lavoro di sensibilizzazione rivolto dai carabinieri sul fronte delle truffe agli anziani sottolineando come siano aumentati i casi di tentate truffe, più che di truffe vere e proprie a testimonianza del fatto che il lavoro di informazione è efficace.
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