REGGIO EMILIA – E’ partita lunedì la campagna antinfluenzale. Le vaccinazioni sono cominciate negli ambulatori dei medici di medicina generale e nelle sedi predisposte dall’azienda Usl. Ma, come previsto, ci sono problemi nelle farmacie per i privati che non appartengono alle categorie a rischio: la richiesta è tanta e le dosi non sono ancora arrivate.
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“La situazione è molto problematica, perché di fronte a una richiesta alta sia da parte delle persone che da parte delle aziende, c’è molta incertezza perché a noi hanno promesso pochi vaccini e non si sa quando arriveranno”. Così Giuseppe Delfini, presidente provinciale di Federfarma.
In queste giornate di avvio della campagna antinfluenzale i farmacisti raccontano di persone in fila davanti ai negozi e continue telefonate. Ma le dosi non sono ancora arrivate. Parliamo della quota destinata a chi non appartiene alla categorie considerate a rischio, per la quali i medici di base e i servizi di igiene pubblica dell’Ausl si sono già attivati per vaccinare gratuitamente. La Regione ha destinato alle 152 farmacie pubbliche e private della nostra provincia appena 3.600 vaccini, da vendere a chi non appartiene alle fasce più fragili.
“Possiamo anche prendere prenotazioni ma se tutto va come dovrebbe andare, ad ogni farmacia spetta una quota vaccini tra i 24 – 26 vaccini, solo nei giorni scorsi ho avuto due richieste di aziende che volevano vaccinare tutti i loro dipendenti ed erano 60 dipendenti, anche se prendo prenotazioni, sono 150 prenotazioni per 25 vaccini, non si sa come gestire la cosa”.
C’è una trattativa in corso con la Regione affinché nella farmacie arrivi qualche dose in più. Nel frattempo si chiede una collaborazione con l’Azienda Usl per il reperimento di quello che resta. “Le scorte che restano, magari anche saperlo con un attimo di anticipo, gli altri anni si sapeva quante ne rimanevano”.
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