REGGIO EMILIA – Se nel 2020 il tasso di disoccupazione si era portato nel nostro territorio al 4,6%, le previsione per il 2023 sono quelli di una discesa al 3,9% (contro il 5,4% previsto a livello regionale). Una occupazione che, però, deve essere tutelata e valorizzata nella sua qualità attraverso progetti condivisi. Con questi obiettivi nasce il Tavolo permanente per il lavoro.
A coordinarne l’attività, a livello istituzionale, Provincia e Comune di Reggio. “L’impegno in unione tra i vari soggetti coinvolti è uno dei tratti distintivi del nostro territorio”, rimarcano il presidente Zanni e il sindaco Vecchi.
Faranno parte di questo organismo le organizzazioni dell’industria, dell’impresa, della cooperazione e del commercio, ma anche Unimore e Fondazione Manodori, oltre naturalmente ai sindacati che esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta:
“L’impegno è quello di lavorare assieme per il bene della città”, dice Cristian Sesena, segretario della Cgil. “Il patto va nella direzione di difendere il lavoro, governare i processi di trasformazione del territorio, sviluppandone le potenziali2, spiega Rosa Maria Papaleo, segretaria della Cisl. “Reggio non è un’isola felice, di problemi occupazionali ce ne sono, tra cui la riconversione di determinati settori industriali”, le parole del segretario Uil Luigi Tollari.
Il Tavolo per il lavoro si riunirà di norma ogni tre mesi o a fronte di situazioni di particolare urgenza o gravità, come rilevanti crisi aziendali che comportino rischi di significative ricadute sociali.
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