REGGIO EMILIA – Aprirà il 4 novembre nella Sezione di Conservazione e Storia locale della biblioteca Panizzi una mostra dedicata a Don Buonaparte, l’ultima commedia musicale di Alberto Franchetti (1860-1942), musicista e compositore, autore prediletto da Verdi, ammirato da Toscanini, da Puccini e Mascagni e considerato reggiano d’adozione per l’amore e l’attenzione che dimostrò verso la nostra città. La mostra (ingresso libero) è visitabile fino al 5 gennaio 2023 da lunedì a venerdì 9.00-18.00 e sabato 9.00 -13.15.

Alberto Franchetti
Negli anni trenta, Franchetti, ritiratosi in Versilia e ormai fuori dalle scene nazionali e europee perché ebreo, fu invitato dal commediografo e amico Giovacchino Forzano a comporre in musica la sua commedia Don Buonaparte scritta nel 1926, rimaneggiata nel 1931 per il grande attore Ermete Zacconi (1857-1948) e poi trasposta in musica e infine in un film. Franchetti iniziò a comporre nel 1939, un anno dopo la promulgazione delle Leggi razziali, con entusiasmo e passione e terminò nel 1941. Probabilmente a causa dell’entrata in guerra dell’Italia, l’opera non fu mai rappresentata.
La commedia, invece, fu tradotta in film con la regia di Flavio Calzavara nello stesso anno che valse la Coppa Volpi a Ermete Zacconi per la migliore recitazione maschile alla Biennale Cinema di Venezia (1941).
La mostra in biblioteca Panizzi, promossa dall’Associazione per il musicista Alberto Franchetti, propone, oltre ad alcuni documenti e libretti che raccontano la vita e l’opera di Franchetti, anche spartiti, copioni e documenti inediti posseduti dalla Biblioteca Panizzi e provenienti dai fondi Franchetti, Franchetti-Ponsi, Girardi, Sidoli-Terrachini e dai fondi Maria Melato ed Ermete Zacconi. Nella mostra è inoltre esposta copia dello spartito originale del Don Buonaparte, i libretti e i copioni con annotazioni di Zacconi, il diario di Manlio Pierotti, segretario prima della Melato e poi di Zacconi che racconta la messa in scena della commedia con Franca Taylor alla presenza dello stesso Forzano nell’immediato dopoguerra a testimonianza della fortuna critica dell’opera.
L’esposizione costituisce inoltre uno spunto di approfondimento in relazione al film di Flavio Calzavara che verrà proiettato al Teatro Valli nella Sala degli Specchi il prossimo 25 novembre, in previsione della prima assoluta dell’opera che verrà messa in scena, sempre al Teatro Valli, nella primavera del 2023.