REGGIO EMILIA – Umberto Guiducci è stato molto di più che un bravo medico: è stato un professionista illuminato e innovatore, capace di uscire dagli schemi e riorganizzare la cardiologia reggiana, portandola ai livelli più alti in Italia. Per 27 anni primario al Santa Maria Nuova, è morto nella notte al Sant’Anna di Castelnovo Monti, dove era ricoverato da alcune settimane a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute. Aveva 84 anni. I suoi funerali si terranno domani pomeriggio: il corteo partirà alle 14.30 dall’obitorio del Sant’Anna alla volta della chiesa di Villa Minozzo, dove alle 15 sarà celebrata la messa. Poi, la sepoltura nel locale cimitero.
Umberto Guiducci era nato il 22 settembre 1937 a Villa Minozzo. Aveva assunto la direzione del reparto di cardiologia nel 1980, quando a Reggio chi soffriva di cuore veniva inviato a Parigi per operarsi. Importò l’emodinamica, allora la tecnologia più avanzata. Alla fine degli anni 90 istituì la rete cardiologica provinciale, che collega arcispedale cittadino e strutture periferiche per garantire cure più efficaci ai cittadini. Inizialmente pensato per la cura degli infarti, oggi il servizio è esteso a molte altre patologie cardiache.
La riabilitazione cardiologica di Castelnovo monti fu negli anni ’80 la grande innovazione: il primo, e per tanti anni unico, centro di degenza riabilitativa in regione.
Importante anche il suo impegno per il mondo dell’associazionismo. Innumerevoli le iniziative di solidarietà da lui sostenute e promosse.
Il medico reggiano è stato poi presidente della società italiana di cardiologia dello sport, altro suo ambito di interesse. Dal 1997 è diventato responsabile dello staff medico della pallacanestro reggiana, ruolo ricoperto oggi dal figlio Vincenzo. Ha continuato a seguire fino a pochi mesi fa la prima squadra e il settore giovanile. Per ricordarlo, domenica la Unahotels giocherà listata a lutto. Umberto Guiducci lascia anche l’altra figlia Elena, la moglie Marisa e i nipoti.
Il cordoglio del sindaco di Reggio Luca Vecchi
La morte del professor Umberto Guiducci priva la comunità reggiana di un professionista valente e stimato da tutti. E’ stato un medico che ha esercitato per anni con passione e generosità la propria professione, un punto di riferimento del mondo sportivo ma non solo. Sono stati moltissimi gli ambiti della città, dal sociale alla solidarietà, in cui il professor Guiducci ha dato un contributo importante.
Alla moglie Marisa, ai figli Elena e Vincenzo, ai familiari tutti, agli amici va in questo momento di dolore il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia.
Il cordoglio di Benedetta Fiorini, deputata Lega
In queste ore di profonda tristezza voglio porgere un ultimo saluto all’amico dott. Umberto Guiducci. Un lutto che lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità e nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscere questo grande uomo.
Un cardiologo di fama nazionale, punto di riferimento per la città, per la medicina e anche per tutto il mondo sportivo. Il ricordo, il suo impegno e la sua professionalità rimarranno impressi in tutti i reggiani.
Esprimo sincero cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici e ai collaboratori del noto cardiologo. Un abbraccio forte all’ amico Vincenzo Guiducci
La Fondazione Manodori
La Fondazione Manodori esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Umberto Guiducci che dal 2006 al 2009 ha fatto parte del consiglio generale dell’ente, contribuendo, in particolare, a promuovere progetti nell’ambito della salute pubblica.
Notevole impegno è stato espresso da Guiducci per affiancare i percorsi tesi a sostenere la crescita e la qualificazione dei servizi e delle strutture dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e degli ospedali della provincia. Ha messo a disposizione la propria esperienza e competenza nelle iniziative che la Fondazione Manodori ha finanziato per sostenere il miglioramento dei presidi sanitari e l’installazione di strumenti diagnostici ed attrezzature di elevata tecnologia per la diagnosi e la cura, come la Tomotherapy e la realizzazione del nuovo Centro Onco-Ematologico.