REGGIO EMILIA – E’ morto oggi, all’età di 97 anni, Stanislao Farri, il decano dei fotografi reggiani. Sue alcune delle fotografie simbolo della storia di Reggio. Guarda il video con il ricordo dell’amico Sandro Parmiggiani.
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Ha raccontato la civiltà e la cultura contadina, nel neorealismo delle sue foto c’è la memoria del nostro passato. Soprattutto ci sono le persone, perché è la “gente che si fotografa” ci aveva raccontato Stanislao Farri nell’intervista che Telereggio aveva realizzato sette anni fa in occasione dei 90 anni del decano dei fotografi reggiani.
Nato a Bibbiano nel 1924, figlio del calzolaio Giuseppe e di Luigia, contadina, dopo la guerra decise di abbandonare il lavoro da tipografo e di dedicarsi alla fotografia. Le sue immagini hanno ottenuto innumerevoli riconoscimenti, in Italia e all’estero. Scatti che hanno fornito materiale per mostre, volumi a lui commissionati e per i libri, nati anche da una costante ricerca personale. E’ sua, tra le altre, la foto della facciata della sede di viale Risorgimento del Santa Maria Nuova, scattata prima dell’inaugurazione nel 1955.
Uno sguardo sempre attento, mai banale. La passione smisurata per le nuvole: ‘Non sono mai uguali – diceva – e sono libere’. La ricerca continua della semplicità.
Nel 2018, la Biblioteca Panizzi gli ha dedicato una retrospettiva dal titolo: Stanislao Farri e l’archivio dell’Utopia, per celebrare e rendere omaggio alla vastità del fondo da lui composto in anni di intensa attività – ricorda il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – La comunità reggiana, grazie all’archivio custodito in biblioteca Panizzi, non dimenticherà questo grande artista e la ricca produzione di uno dei più significativi maestri della fotografia reggiana. In questo momento di lutto desidero rivolgere a parenti e a tutti coloro che conoscevano e apprezzavano Stanislao Farri i sentimenti di cordoglio e di vicinanza a nome mio personale e dell’Amministrazione comunale di Reggio Emilia.
Reggio Emilia morto fotografo Stanislao Farri
















