REGGIO EMILIA – E’ morto a 102 anni l’avvocato Dino Felisetti, decano del foro, ex parlamentare della Repubblica. Il 23 settembre 2019 fu omaggiato dalla città per il suo centesimo compleanno. Il secolo di vita lo ha scavallato abbondantemente, superando anche l’emergenza Covid, una ferita sanitaria e sociale storica anche per chi ha avuto una vita piena come la sua. Perché si possono compiere 100, e poi 101 e 102 anni, senza comunque averlo riempito, tutto quel tempo. Cosa che invece Dino Felisetti ha fatto. E dopo tanto sotto i riflettori come personaggio pubblico, ha chiesto alle figlie riserbo nella morte: Felisetti è scomparso qualche giorno fa e per sua volontà i funerali ci sono già stati e sono stati in forma privata. Per decenni tra i più noti avvocati penalisti reggiani, a lungo legale di Telereggio, è stato membro del Consiglio superiore della magistratura dal 1988 al 1990. E parallelamente, un grande protagonista della vita politica locale e nazionale come rappresentante del partito socialista, fondatore nel ’56 della corrente autonoma nenniana: consigliere comunale e poi provinciale nel Dopoguerra, è stato assessore all’Urbanistica e vicesindaco di Reggio, segretario provinciale del partito e dal ’72 deputato per 18 anni.
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Il cordoglio del sindaco Luca Vecchi
Apprendo con dolore della scomparsa dell’onorevole avvocato Dino Felisetti e rivolgo, ai famigliari e ai tanti che gli sono stati amici, compagni nel suo lungo cammino politico e colleghi nella sua brillante carriera forense, il mio cordoglio personale e dell’Amministrazione comunale.
Reggio Emilia piange un figlio illustre ed è ora chiamata a fare tesoro e riflettere sul suo pensiero, sul suo percorso politico riformista, prampoliniano e autonomista, che ha tradotto nell’essere uomo imparziale delle istituzioni repubblicane, a lungo parlamentare, presidente della Commissione giustizia della Camera e membro del Consiglio superiore della magistratura. E’ stato consigliere comunale, assessore e vicesindaco della nostra città, esponente di rilievo del Partito socialista italiano con la convinzione che l’appartenere a una parte significasse essere parte di un tutto: lavorare cioè per il bene e il progresso di tutti, nel segno della Costituzione.
Dino è stato un umanista della Politica, per sensibilità, profonda e ampia cultura, per competenza giuridica, ma prima ancora per la sua attenzione, il suo interesse all’umanità e alla condizione di vita delle persone. Poneva la dignità e la libertà di ciascuno al centro della sua azione rigorosa e onesta, con pacatezza ed equilibrio uniti a una forte idealità.
Salvatore Fangareggi, suo amico e collega avvocato, disse che il potere di Dino consisteva nella sua intelligenza e nella sua personalità.
Forse prima ancora che nella politica, ha incarnato questi valori e questo stile nella professione forense, come ha ricordato lui stesso nel libro ‘Un avvocato in Parlamento’. E’ stato certo quel che si usa definire “un grande avvocato”, nell’accezione di Piero Calamandrei: “Utile ai giudici per aiutarli a decidere secondo giustizia, utile al cliente per aiutarlo a far valere le proprie ragioni”. Ancora una volta, la parte a beneficio del tutto.
La sua città lo aveva festeggiato nel 2019, al compimento dei 100 anni. Ci stimolò a essere “diversi” nel nostro tempo e cioè portatori di novità, di progresso della condizione umana, di giustizia ed eguaglianza sociale. Dobbiamo essere orgogliosi della “diversità” di Dino Felisetti e raccogliere il suo testimone.
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