REGGIO EMILIA – Non solo famiglie e imprese: i rincari energetici rischiano di mettere in grave difficoltà anche gli enti locali, chiamati a sostenere le utenze degli uffici pubblici e di servizi come scuole, mense o biblioteche, tanto per fare alcuni esempi concreti.
Ma non ci sono soli i costi delle bollette di gas ed elettricità. Ci sono investimenti per opere pubbliche che rischiano di arenarsi, perchè quando sono state fatte le gare, le materie prime avevano costi molto inferiori a quelli di oggi, così ora ci sono casi in cui le ditte chiedono di rivedere le cifre degli appalti oppure fermano i cantieri.
Gli amministratori emiliano-romagnoli sono sul piede di guerra e giovedi daranno vita a una iniziativa simbolica per richiamare l’attenzione del governo. Alle ore 20 i monumenti più rappresentativi delle città resteranno al buio, gli impianti di illuminazione restaranno spenti per mezzora.
A lanciare l’idea è stato il primo cittadino di Cento in provincia di Ferrara. Alla protesta aderirà anche Reggio, dove nelle prossime ore la giunta deciderà cosa oscurare. Altri comuni del nostro territorio si stanno mobilitando.
Il sindaco Luca Vecchi, in qualità di neo coordinatore regional e di Anci, l’associazione dei comuni italiani, è chiamato a giocare un ruolo importante nel dialogo con il governo sotto questo punto di vista: la richiesta è quella dell’istituzione di un fondo per gli enti locali.
L’iniziativa ha ricevuto la benedizione della Regione con l’assessore al Bilancio Paolo Calvano che ha paventato il rischio di taglio dei servizi.
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