REGGIO EMILIA – Si è svolta questa mattina, convocata dal prefetto Iolanda Rolli, una riunione alla quale hanno partecipato i comandanti del parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e dei carabinieri forestali, nonché i rappresentanti della Provincia e delle associazioni di categoria (Confagricoltura, Coldiretti e Cia). Al centro dell’incontro c’era la problematica dei rischi connessi al fenomeno di avvistamento di lupi e di altri animali selvatici. Presenze che stanno provocando danni agli allevamenti nel territorio della provincia.
Durante l’incontro i carabinieri forestali e la polizia provinciale hanno fornito un aggiornato quadro della situazione che fa registrare la presenza di lupi nell’intero territorio provinciale. A fronte di ciò, è stato confermato sulla base di studi e statistiche di settore che il ritorno del predatore non costituisce un pericolo per la pubblica incolumità, sebbene alcuni dei rappresentati delle associazioni di categoria presenti abbiano sottolineato la preoccupazione dei rispettivi associati, specie quelli residenti nelle zone più isolate.
La Regione, sul tema, ha previsto erogazioni di contributi per finanziare interventi per “la prevenzione dei danni da fauna” e un servizio a disposizione di tutte le aziende zootecniche che fornisce l’assistenza gratuita di un tecnico esperto per individuare i sistemi di difesa dagli attacchi da lupo più idonei alle specifiche modalità di allevamento. Per richiedere assistenza tecnica basta inviare una mail a difesaLupo@regione.emilia-romagna.it o lasciare un messaggio alla segreteria telefonica del numero 051-6375090.
E’ stata sottolineata, inoltre, l’esigenza di sensibilizzare gli imprenditori ad attuare una corretta raccolta dei rifiuti sui propri territori, per evitare che gli animali si avvicinino ai campi e alle abitazioni attratti dai rifiuti stessi. I rappresentanti delle aziende hanno chiesto che vengano rafforzate le iniziative di prevenzione a tutela del settore zootecnico e di corretta informazione alla popolazione con un approccio finalizzato ad assicurare un supporto informativo diretto al singolo interessato.
Il tavolo ha deciso, pertanto, di predisporre, con la collaborazione del Wolf Apennine Center, un vademecum per aiutare gli allevatori ad adottare comportamenti corretti, specifici per questo territorio; nell’immediato potrà farsi riferimento alle linee guida presenti a questo link, promosse dal ministero dell’Ambiente e che ha visto coinvolti esperti del settore.
Il ritorno del lupo non rappresenta, secondo quanto emerso dai dati illustrati, un pericolo per la pubblica incolumità. Tuttavia, ha sottolineato il prefetto, occorre continuare a monitorare il fenomeno con attenzione per i danni che questo provoca alle attività zootecniche, fondamentali per l’economia del territorio, e per la preoccupazione che genera in alcune comunità locali.