LA SPEZIA – Resta in carcere Milan Racz, il 34enne slovacco fermato giovedì al porto di La Spezia, accusato di aver ucciso Aniello Iazzetta, nell’appartamento di via Stalingrado 3 a Reggio. Il gip del tribunale spezzino ha convalidato il fermo. Un provvedimento della durata di 20 giorni e che, come prevede il codice di procedura penale, dovrà essere confermato dal giudice di Reggio, che ha la competenza territoriale. In aula, il 34enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al suo legale, l’avvocato Rosanna Beifiori, ha però detto di essere estraneo ai fatti.
Aniello Iazzetta, 51 anni, originario di Afragola, è stato ritrovato dal vicino di casa nel pomeriggio di mercoledì, riverso a letto, privo di vita, con profonde ferite alla testa e al volto. Racz è stato fermato il giorno successivo, con la sua compagna, al porto di Spezia. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il delitto è avvenuto quattro giorni prima del ritrovamento, la sera di sabato. Iazzetta era in casa con un amico, ad ora sentito come persona informata dei fatti e una donna, che poi si è rivelata essere la compagna di Racz. Il 34enne è arrivato, ha dato una testata all’altro, poi si è accanito a mani nude con ferocia sul 51enne. Ha sbattuto con violenza la sua testa contro il muro e gli ha provocato lesioni mortali.
Racz è accusato di omicidio, oltre che del furto delle chiavi di casa e del telefono di Iazzetta. Esclusa dal Gip di La Spezia l’aggravante della crudeltà. All’avvocato Beifiori l’uomo ha detto di essere innocente e di essersi recato nell’appartamento di via Stalingrado perchè lui e la compagna vivevano li, insieme a Iazzetta, da alcuni mesi. ‘Forse le cose non sono così semplici come sembrano – ha detto il legale – il caso è più complesso di quanto sembri’. La donna resta indagata per favoreggiamento.
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