REGGIO EMILIA – Tutti a rapporto dal prefetto, politica e forze dell’ordine, dopo l’omicidio avvenuto nelle prime ore di ieri all’interno della stazione storica di Reggio. La prima volta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il nuovo prefetto Maria Rita Cocciufa ha coinciso con un tema più che mai caldo e per la verità battezzato già lunedì in sede di convocazione. L’omicidio di ieri mattina ha “solo” aggravato il quadro già di per sé problematico.
Presenti il procuratore capo Calogero Gaetano Paci, il sindaco Luca Vecchi, il presidente della provincia Giorgio Zanni, il questore Giuseppe Ferrari, il comandante provinciale dei carabinieri Andrea Milani, il comandante provinciale della guardia di finanza Filippo Ivan Bixio e il comandante della polizia locale Stefano Poma.
Il questore Ferrari ha illustrato i risultati dei servizi che vedono alternarsi con un presidio fisso polizia di Stato, locale, carabinieri e guardia di finanza. Il sindaco Vecchi ha riferito degli interventi per migliorare la vivibilità delle aree in questione anche dal punto di vista del decoro urbano: oltre al potenziamento dell’illuminazione e del sistema di videosorveglianza, si è provveduto alla potatura degli alberi e, con apposite ordinanze, si è disposta la limitazione alla vendita di alcolici e la chiusura del passaggio pedonale retrostante al bar Marconi, il cosiddetto “budello”.
È però emersa la necessità intervenire anche all’interno della stazione, rendendola effettivamente inaccessibile durante le ore notturne. Inoltre, è stata sottolineata l’esigenza di profilare analiticamente i soggetti problematici, in modo da coinvolgere i servizi socio-sanitari della Ausl e i servizi sociali del Comune, specie per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati. Nei prossimi giorni verrà quindi convocata un’apposita riunione dello stesso Comitato allargata alla partecipazione di Rfi, Trenitalia e Fer, per esaminare le misure strutturali da adottare dentro la stazione, oltre che della Polizia ferroviaria, per valutarne un maggiore impiego. Verrà comunque prorogato il presidio costante delle Forze di polizia per tutto il mese di giugno e verranno attivati ulteriori servizi di vigilanza e controllo dell’area della stazione.
Sul lungo periodo, invece, la problematica verrà affrontata in modo organico, interessando anche altre amministrazioni, il privato sociale ed eventualmente la società civile: “Dato che quasi la totalità dei soggetti critici sono richiedenti asilo e minori stranieri non accompagnati – ha evidenziato il prefetto Cocciufa – occorre coinvolgere anche i Servizi sociali e i gestori dei servizi di accoglienza, specie delle comunità per minori. Oltre che in Comitato, quindi, la questione sarà esaminata in Consiglio territoriale per l’immigrazione, l’apposito organo istituito in seno alla Prefettura per analizzare ad ampio spettro i riflessi del fenomeno migratorio e per prevenirne l’impatto su situazioni di ordine pubblico come quella della stazione”.
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