REGGIO EMILIA – Lo scorso mese di aprile è stato il più freddo, in pianura, negli anni 2000. La causa? Secondo gli esperti di ReggioEmiliaMeteo, la persistenza di un blocco delle correnti zonali dovuto a strutture anticicloniche tra il Regno Unito e l’Islanda che si sono reiterate soprattutto nella prima decade, per poi ripresentarsi più attenuate in terza decade.
Nella parte centrale del mese una fascia anticiclonica estesa tra l’Islanda e la Russia ha favorito il persistere di una circolazione ciclonica in area mediterranea. Questa alternanza ha determinato a più riprese discese di aria artica dalla Scandinavia verso l’Europa centro-orientale e il mediterraneo centrale, dove si sono registrate anomalie termiche negative su larga scala.
Sulla nostra provincia, una massa d’aria calda di matrice subtropicale presente ad inizio mese è stata rapidamente sostituita da correnti fredde e secche provenienti dal nord Europa, che hanno condizionato l’intera prima decade con tempo generalmente asciutto. Successivamente, l’approfondimento di una saccatura sul Mediterraneo centrale ha instaurato un flusso di correnti instabili sud-occidentali in quota, fioriere di precipitazioni soprattutto in montagna e in misura minore in pianura. A seguire, la graduale rimonta di un campo di alta pressione ha mantenuto una circolazione secondaria orientale che ha determinato condizioni atmosferiche più stabili e un graduale aumento delle temperature fino a fine mese.
Il mese si è chiuso moderatamente sotto la media climatologica di riferimento, sia in pianura sia in montagna. In città si è registrata una temperatura media mensile di 12,5° C contro un valore atteso di 14,3° C. Stesso scostamento di -1,8° C riscontrato anche a Ligonchio (6,8° C contro 8,6° C). Occorre tornare all’anno 1997 per trovare un’anomalia di pari intensità.
Il mese è iniziato con temperature molto elevate per il periodo e prossime ai 20° C intorno ai 1000 metri di quota (massima di 20,7° C a Ligonchio). Successivamente, masse di aria fredda hanno interessato la nostra regione determinando una lunga fase con temperature sotto media, soprattutto nelle minime con eventi di gelate tardive in aperta campagna. Meno significativi i valori toccati dalle minime in città (0,5° C a Reggio Emilia il 7 aprile) mentre in quota l’avvezione di aria fredda ha determinato valori meritevoli di attenzione: i -4,7° C di Ligonchio registrati il 7 aprile presentano infatti un tempo di ritorno di oltre 20 anni nel contesto climatologico attuale.













