REGGIO EMILIA – Liquidazione coatta per Ravinala, storica cooperativa di commercio equo e solidale con negozi in via Guido da castello a Reggio e a Correggio. Il passivo supera il mezzo milione di euro.
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Il sogno di un’esperienza di commercio equo e solidale per dare uno sbocco ai prodotti artigianali e agricoli del Madagascar è durato quasi 33 anni. Era cominciato nel dicembre 1987 per iniziativa di don Piergiorgio Gualdi, direttore del Centro Missionario Diocesano di Reggio, ed è finito nelle settimane scorse con la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa sociale Ravinala. Il primo negozio in città era stato aperto nel 1991. Poi i punti vendita a Reggio erano diventati due e altre botteghe erano state aperte in provincia e non solo: nel 2000 a Castellarano, nel 2002 a Guastalla, nel 2003 a Correggio, nel 2014 a Modena.
L’attività di importazione e di vendita al dettaglio era affiancata da iniziative sociali ed educative, grazie all’impegno di circa 130 fra soci sovventori, soci lavoratori e volontari. Ma col tempo la crescita del commercio equo e solidale si era arrestata e negli ultimi anni resistevano solo il negozio di via Guido da Castello a Reggio e quello di Correggio, che vendevano prodotti importati dal Madagascar e dall’Indonesia. Da ultimo una revisione di Confcooperative ha rilevato lo stato di insolvenza di Ravinala e ha chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico la liquidazione coatta: il patrimonio netto è negativo per 155mila euro, l’indebitamento è di 530mila euro. C’è anche un’istanza di fallimento presentata da Bper.
La storia di Ravinala arriva al capolinea, ma qualcuno ha raccolto il testimone. La cooperativa sociale La Vigna, tramite Il Meridiano 361, è subentrata nella importazione dei prodotti e nella gestione del negozio di via Guido da Castello. L’obiettivo è riaprire presto anche la bottega di Correggio.
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