REGGIO EMILIA – Dall’1 settembre tutti di nuovo in sezione. Parliamo dei 4.800 bimbi della fascia 0-6 anni che nel Reggiano frequentano le 77 scuole cattoliche paritarie. Anche per queste strutture ci sono rigidi protocolli per la tutela dal contagio e che riguardano la sicurezza del personale, dei genitori e dei bambini. La prima decisione è di suddividere in gruppi stabili, ogni sezione chiusa e protetta.
“Dal momento in cui si apre il servizio a quando verrà chiuso – ha spiegato Sandra Rompianesi, presidente provinciale Fism – i bambini si rapporteranno solo con le insegnanti e i compagni della sezione. Dai protocolli è sparita la parola distanziamento perché credo sia impossibile mantenerlo in questa fascia d’età. Le insegnanti avranno la mascherina, così come ovviamente anche i genitori”.
I genitori accompagneranno i bambini in zone ben determinate e separate in base alle sezioni. Le attività saranno il più possibile all’esterno sino a quando le temperature lo permetteranno. La misurazione della febbre è a carico della famiglia, che avrà la responsabilità della salute dei loro figli. Ma cosa succederà se nella sezione un bimbo manifesta dei sintomi? “Verrà accompagnato dalla propria insegnante in un’area creata appositamente – ha risposto la Rompianesi – in attesa dell’arrivo dei genitori”.
Intanto, in questi giorni tutto il personale: 850 tra insegnanti e ausiliari si sono sottoposti ai test sierologici. Tutti sono risultati negativi e, secondo Fism, si tratta di un elemento di sicurezza per i bambini che tra pochi giorni torneranno nelle scuole dell’infanzia chiuse dal 24 febbraio, quando nessuno poteva ancora immaginare l’ondata di allarme sanitario a cui saremmo stati sottoposti.
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