REGGIO EMILIA – Il tempo in cui piazza Fontanesi era un angolo dimenticato del centro è molto lontano. Oggi questo è il cuore della movida reggiana. Qui la presenza di locali sfitti è molto bassa. Piazza Fontanesi è il salotto di Reggio con i suoi bar, ristoranti e non solo.
C’è anche chi ha aperto negozi di articoli per la casa, con oggetti particolari e ricercati. Ma la vocazione della zona resta legata alla somministrazione. Si alternano ristoranti per un pubblico alto spendente a locali per clienti con portafogli più leggeri. La Salumeria si appresta a cambiare gestione: lo storico titolare ha passato il testimone ad un gruppo di ragazzi più giovani. C’è chi segue, e con successo, l’attuale tendenza che sta portando verso una alimentazione sempre più salutare, come il forno Stria che ha recentemente aperto una sede in via San Carlo. Ci troviamo in un’isola felice? I ristoratori rispondono che la crisi del centro si fa sentire anche qui. “I motivi si sanno – spiega Federico Riccò, vicepresidente dei Ristoratori Reggiani – Un po’ perché il centro non offre tantissimi eventi, fuori città ci sono tante cose alternative, come è anche giusto che sia. Anche qua capita che arrivino bande di ragazzini, che sono un po’ molesti. Un problema sensibile di sicurezza c’è, non è grave ma è una situazione che andrebbe controllata anche nei giorni in cui i reggiani sono presenti in città, come venerdì e sabato”.
E l’arrivo dell’Università all’ex Seminario ha avuto un impatto? “Questo plus di clienti che arrivano dall’università abbiamo fatto fatica a percepirlo. Nel mucchio ci saranno ma non è che ci sono serate che gli universitari arrivano e ti riempiono il locale, forse anche perché questa zona è percepita ancora di target alto”.
Eventi che portino le persone in città, come succede il sabato mattina quando i reggiani riempiono piazza Fontanesi e si mettono in fila davanti ai banchi del mercato degli agricoltori. E’ quello che hanno chiesto i ristoratori alla nuova assessora al centro storico Stefania Bondavalli. “Abbiamo fatto un incontro molto positivo, abbiamo trovato molte porte aperte, abbiamo trovato sensibilità a cominciare a lavorare sugli eventi e sulle attività anche di intrattenimento. Una cosa che proveremo a ricostruire è il mercoledì rosa che per noi è stata una perdita molto grossa”.
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