REGGIO EMILIA – In controtendenza rispetto al dato che riguarda le imprese guidate da uomini, crescono le imprese al femminile in provincia. I dati sono della Camera di Commercio.
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Lavorano nel commercio o guidano aziende agricole, si occupano della cura e del benessere della persona, dirigono ristoranti, alberghi o imprese nel settore della moda: le donne imprenditrici reggiane rappresentano il 18,5% dell’intero sistema economico della nostra provincia. A dirlo l’Ufficio Studi della Camera di Commercio che ha analizzato i dati Infocamere.
A fine 2019 le imprese gestite da donne in provincia si sono attestate a 9.990 unità, con un tasso di sviluppo dello 0,3% rispetto al 2018, andamento in controtendenza rispetto a quanto osservato per le imprese guidate da uomini, che hanno subito una flessione dello 0,1%.
Una su quattro svolge attività nel commercio: sono infatti 2.421 le aziende ‘rosa’ del comparto. La componente femminile raggiunge il 64,1% nei servizi alla persona (lavanderie, saloni da parrucchieri, istituti di bellezza). Sono, poi, 154 (in crescita del 20,3% rispetto al 2018) le imprese femminili in provincia che svolgono attività in ambito sanitario e rappresentano il 49% del totale: le donne sono determinanti soprattutto nell’assistenza sociale residenziale e ancor più in quella non residenziale.
Relativamente alla filiera turistica, sono 1.010 le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione guidati da donne, il 30,8% del totale; a questi vanno aggiunte 46 agenzie di viaggio e tour operator (il 50% del totale). Consistente, ma in flessione del 3%, la presenza femminile nella filiera agroalimentare.
Nel settore manifatturiero le aziende al femminile rappresentano solo il 17,4% del comparto complessivo, ma nel sistema moda sono il 44,6% del totale. La componente straniera, con 1.665 aziende, rappresenta il 16,7% del totale, quota in crescita di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.