REGGIO EMILIA – La seconda vita dell’aula speciale che ha ospitato il primo grado del processo Aemilia contro la ‘Ndrangheta dovrà attendere. La struttura, che fu montata ad hoc nel cortile del tribunale di Reggio, non sarà rimontata subito in via Belgio, nel quartiere Orologio, come inizialmente indicato per essere destinata a iniziative pubbliche. Troppo rischioso in questa fase di emergenza sanitaria da covid19 pianificare qualsiasi utilizzo. Così la Giunta ha deciso che per il momento resterà, smontata, nei magazzini comunali. I lavori partiranno nei prossimi giorni.
“La cosiddetta aula bunker – dice l’assessore alla Legalità Nicola Tria – avrà comunque un futuro e resterà in magazzino solo lo stretto necessario. Rimane invariata la nostra intenzione di restituire questo spazio alla collettività, per renderla luogo di attività civiche, associative e di attenzione socio-culturale anche ai temi della legalità e del contrasto alle infiltrazioni mafiose. Appena il quadro di riferimento sarà chiaro ci adopereremo per definirne la collocazione e le funzioni”.
Per le operazioni di smontaggio e stoccaggio, comprensive della sistemazione e messa in sicurezza dell’area di via Mazzacurati, sono stati messi a disposizione 230mila euro.
“L’impegno dell’Amministrazione sui temi della legalità prosegue – aggiunge l’assessore Tria – mercoledì infatti il Comune di Reggio si costituirà parte civile nel processo Grimilde, un’appendice del processo Aemilia, la cui udienza preliminare riprenderà mercoledì 13 maggio nell’aula bunker del carcere di Bologna”.