REGGIO EMILIA – Il problema si ripete. Si ripete perché c’è una maleducazione diffusa e perché non ci sono controlli. Con il ritorno di tanti reggiani in piazza Fontanesi, via del Guazzatoio e via San Carlo – salotto estivo per chi vuole prendere un aperitivo o cenare all’aperto – sono tornati anche gli incivili, che invece di usare i bagni di bar e ristoranti preferiscono sfogare impellenze di varia natura nelle vie limitrofe, sporcando muri, portoni e auto, o imboscandosi dietro ai cassonetti. E ogni sera ci sono liti con residenti esasperati, che vengono spesso offesi e in alcune volte aggrediti non solo verbalmente, per il solo fatto di pretendere l’educazione che dovrebbe essere alla base della convivenza civile. Avviso importante ai naviganti: il problema si ripete da anni.
In piazza e nelle zone della movida gli esercenti si sono organizzati per lavorare nel rispetto delle disposizioni anti Covid e far rispettare le regole. Regole che saltano però appena una certa utenza (una assoluta minoranza, giusto per non fare di tutte le erbe un fascio) gira l’angolo. L’identikit dell’incontinente è spesso il medesimo: 20-30 anni, maschio, ben vestito per l’occasione mondana. Le zone preferite dagli incontinenti sono via Campo Marzio, via San Filippo, via Belfiore, via delle Quinziane, via Cantarana, e scusate se ne dimentichiamo qualcuna.
Ai residenti non resta che richiamare gli incivili, correndo anche dei rischi, o telefonare alla polizia locale.
Chi vive nella zona sa perfettamente che nei mesi estivi deve rinunciare a parcheggiare nei pressi di casa, perché gli diversi stalli vengono destinati ai tavolini di bar e ristoranti. Tutto normale, il centro vivo piace a tutti. Sa anche che dovrà faticare non poco per trovare un parcheggio in viale Montegrappa, che la sera dovrebbe essere destinato ai residenti, perché viene puntualmente utilizzato anche da chi semplicemente vuole raggiungere la piazza per un bicchiere. Basterebbe qualche controllo in più anche lì, per verificare la presenza sul cruscotto per permesso Ztl. Ma tornare a casa e trovare qualcuno con le braghe aperte e l’idrante aperto a imbrattare il portone non è accettabile. Davvero conviviamo con queste persone che non riescono a usare i bagni? La domanda purtroppo è retorica. (dav.b.)
Guarda le foto scattate questa mattina in via Campo Marzio
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