REGGIO EMILIA – “La nostra Associazione non organizzerà la tradizionale Fiera di Villa Sesso“. Inizia cosi la lettera dell’Associazione Promotrice di Cultura e Tradizione che da 35 anni organizzava con entusiasmo gli appuntamenti: spettacoli, musica, danza, commedie dialettali e poi la corsa ciclistica per la Pace e i fuochi d’artificio. Un collante per questa frazione alle porte di Reggio di circa 4600 abitanti, che affondava le radici addirittura nel 1200 e arrivata quest’anno all’edizione 197. Adesso si chiude il sipario, tra le motivazione il mancato ricambio generazionale e un problema di costi. Anche la stessa associazione getta la spugna non senza dolore e rammarico. “Ho terminato il mio compito. Sono stanco. Alla mia età, quasi 86 anni, non posso più stare impegnato tutto l’anno”, spiega il presidente Vittorio Vando Pedroni.
La fiera di quattro giorni, iniziava il venerdì del secondo fine settimana di settembre e terminava il martedì. Queste immagini risalgono alla fine degli anni 40 e certificano come già in quegli anni era forte l’entusiasmo e la partecipazione a questo appuntamento a cui tutti in qualche modo lavoravano. Tradizioni che purtroppo si stanno perdendo e che non riguardano solo la festa ma la collaborazione che durante l’anno si imbastiva con le scuole, gli enti locali e le altre associazioni. “Nessuno è subentrato nell’organizzazione – aggiunge Luigi Carpi – Nessuno ci ha mai chiesto da dove ripartire”.
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