REGGIO EMILIA – L’abbraccio del popolo del Pd a Romano Prodi, capace per due volte di portare il centrosinistra alla guida del Paese e l’ideale passaggio di consegne con Elly Schlein, arrivata a sorpresa alla Festa nazionale dell’Unità per l’iniziativa con l’ex presidente del consiglio reggiano e Michele De Pascale, candidato alla presidenza dell’Emilia-Romagna. E’ un Prodi particolarmente ispirato quello che raccoglie l’applauso convinto dell’accaldata platea che ha gremito la tensostruttura del Campovolo, tra ricordi d’infanzia, massime dialettali della saggezza popolare, sguardi sul mondo che cambia e un ironia sempre acuta: “Lo Ius Scholae sarebbe un passo in avanti necessario per far capire alla gente che bisogna muoversi perché il mondo cambia”.
Se lo Ius Scholae è il grimaldello per iniziare a costruire l’Italia del futuro e scompigliare il campo avversario, l’autonomia differenziata per il professore è la riforma da fermare per evitare un’ulteriore frattura nel Paese: “L’autonomia differenziata significa che ognuno si fa i cavoli suoi, non c’è altra spiegazione”.
L’Emilia Romagna, invece, è il terreno di scontro decisivo. Il voto regionale deve essere, secondo Prodi – il momento in cui il centrosinistra passa al contrattacco: “Si è presa l’Emilia per dire ‘adesso la finiamo del tutto con questo centrosinistra’. Ho vissuto tanti cambiamenti, penso che questa battaglia sia importante, è il giro di vite, l’inizio del contrattacco”, continua Prodi”.
A Michele De Pascale il compito di vincere la sfida, facendo sintesi tra le tante anime che compongono la larga colazione che lo sostiene. Sfida che il sindaco di Ravenna dal palco si dice pronto a raccogliere tra gli applausi convinti della sua segretaria nazionale.













