REGGIO EMILIA – Oggi è partita definitivamente la cosiddettta Fase 2: nel rispetto delle linee guida nazionali, i negozianti hanno potuto alzare la saracinesca. La ripartenza è anche per bar e ristoranti: dopo oltre due mesi sono tornati i clienti ai tavoli, anche se a distanza e con tutte le nuove precauzioni da rispettare.
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Si riparte. Fiduciosi, speranzosi, ma con la consapevolezza che il cammino da compiere verso il traguardo della normalità è ancora lungo. Riaprono Bar e ristoranti, la gente, timidamente, torna a sedersi nelle distese. Ma riaprire non è stato facile per tutti. Si parla di un terzo dei locali non ancora pronti alla ripartenza. qualcuno forse proprio non ripartirà. Chi lo fa guarda al futuro con speranza ma non nasconde i dubbi.
“Riapriamo dal martedì al sabato e proporremo ogni giorno un aperitivo rigorosamente servito da noi perché non è ammesso il buffet”, ci dice Massimiliano Lombardo del ristorante Chiostro della Ghiara. “Navighiamo a vista – aggiunge Laura Zini della Spumanteria all’Opera – perché nonostante la Regione si sia mossa per tempo, non sappiamo come la gente possa rispondere”.
“C’è più gente in giro e siamo abbastanza contenti e fiduciosi”, commenta Daniela Cattani del Bar ReLive.
Abbiamo raccolto anche la voce di Carmine Costanzo del Caffè delle Fontane: “Sono stati 2 mesi e mezzo particolari com’è stato particolare questa mattina aprire il bar”.
La fortuna in questi tempi si chiama distesa all’aperto: chi può sfruttarla ha la possibilità di ammortizzare l’impatto dell’obbligo di distanziamento sociale di almeno un metro. Altrimenti sarebbe un problema far quadrare i conti: “La Galleria dell’Isolato San Rocco ci da sèperanza. All’interno del locale potremmo metetre solo 3 persone”, chiosa Zini della Spumanteria.
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