(foto Corrado Bertozzi/Elite per Reggionline)

REGGIO EMILIA – Alle 15 in piazza Prampolini un gruppo di commercianti e partite Iva, una quarantina, ha manifestato il proprio disappunto per la prolungata chiusura delle attività legate al commercio al dettaglio. Come a Scandiano, la richiesta al Governo (portata però davanti alla porta dei Municipio) è stata di anticipare la riapertura. Presente anche David Fabbri, sedicente esorcista, che ha scagliato le sue “maledizioni” contro l’assessore Francesca Sidoli. Fabbri non è nuovo a “show” di questo tipo. Si era già palesato a Bibbiano e, il 9 maggio del 2019, a Vergato in provincia di Bologna.

Il servizio di Paolo Borciani per Tg Reggio

Erano una quarantina con piccole bandiere tricolori in mano, i commercianti scesi in piazza per protestare contro il blocco delle proprie attività, manifestare le difficoltà economiche che stanno attraversando e l’assenza di provvedimenti in loro favore.
Hanno reclamato a gran voce la presenza del sindaco Luca Vecchi: ad incontrali è scesa l’assessore al commercio Francesca Sidoli che, sia pure affrontata con toni non sempre educati, ha ascoltato le loro richieste che si possono riassumere in pochi punti: erogazione della cassa integrazione ai dipendenti, arrivo dei sospirati 600 euro per le partite Iva, un minimo di finanziamenti a fondo perduto per la riapertura e la sanificazione dei locali, immediata apertura per le attività non a rischio e un’apertura concordata per quelle attività che comportano necessariamente vicinanza ai clienti.
Poco in verità che sia nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale.

In queste settimane Telereggio ha dato voce a tante persone e categorie che hanno manifestato la propria situazione di disagio, hanno chiesto attenzione alle autorità pubbliche, hanno criticato questo o quell’aspetto delle scelte compiute dal Governo o dalla Regione o dai Comuni o dalla sanità pubblica. Non c’è mai capitato però di incontrare alcuno che lo abbia fatto in forme così aggressive e irrispettose, anche nei nostri confronti,visto che sulla pagina Facebook Tutti in piazza contro il Governo Conte dei promotori dell’evento, già prima della manifestazione, comparivano insulti incomprensibili a Telereggio e al lavoro dei suoi giornalisti.

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