REGGIO EMILIA – Operazione anti droga della polizia. La squadra mobile, con l’aiuto della sezione narcotici della questura, ha arrestato un 31enne tunisino ritenuto un narcotrafficante di eroina attivo nella piazza di spaccio reggiana. Il gip Luca Ramponi ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal Pm Laura Galli, titolare dell’inchiesta.
“Crediamo di aver inferto un colpo al narcotraffico di eroina”, ha detto Guglielmo Battisti, dirigente della squadra mobile, in conferenza stampa in questura. L’uomo è stato preso in una villetta di una zona residenziale di Rivalta, nella periferia della città. È stato trovato privo di documenti.
L’uomo, Ben Hammar Kaled, è gravato da diversi precedenti. Era già stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Rexit” il 16 aprile 2016, preso allora con mezzo kg di eroina. Il 12 dicembre 2018 era stato destinatario di custodia cautelare in carcere per ben 27 cessioni di droga documentate tra 2015 e 2016. Nel luglio 2020, dopo essere stato scarcerato, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale così come il 30 settembre 2020 a Quattro Castella.
“Catturarlo stamattina all’alba non è stato semplice, ecco perché c’è stato un dispiego di forze notevole visti anche i suoi precedenti in materia di resistenza – ha aggiunto Battisti – Non è scappato e l’abbiamo preso. Non sono state rinvenute armi e neppure droga, questo ci fa capire che la sposta in grandi quantità senza neppure maneggiarla”.
Gli inquirenti sono convinti che dietro ad altri due arresti – il 24 dicembre 2020 quando un tunisino venne arrestato con mezzo kg di eroina alla stazione storica di Reggio Emilia e il 23 febbraio 2021 al parco del Gelso – ci sia lui come “grossista”. Adesso le indagini si concentreranno sul viaggio di questa eroina.
Impressionante il quantitativo di droga sequestrato dalla polizia in questi 10 mesi del 2021: 187 kg tra cocaina, eroina, hascisc e marijuana (la maggior parte). L’arresto di Ben Hammar è a ora il più importante dei 62 eseguiti da gennaio. “Da un anno, ormai, la squadra narcotraffico utilizza auto sequestrate o definitivamente confiscate – ha concluso Battisti – Il giusto contrappasso: le auto di chi spacciava vengono usate per la lotta allo spaccio”.
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