REGGIO EMILIA – In via Danubio, in città, c’è un’azienda davvero originale. Si chiama Pulcranet, ma i clienti la conoscono per il marchio Holyart, quello dei siti internet attraverso i quali commercializza e consegna articoli religiosi in tutto il mondo.
Nessun negozio, ma sette siti in sette lingue – italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e polacco – per aiutare le ricerche dei cattolici dei cinque continenti. Un’avventura nata quasi per caso nel 2007 a Sassuolo, da Stefano Zanni e Gabriele Guatteri, per provare a vendere online gli articoli religiosi di un negozio che stava chiudendo i battenti.
I clienti sono per un verso parrocchie e unità pastorali, per un altro semplici fedeli. Cosa cercano? “Crocifissi, rosari e icone sono probabilmente gli articoli più richiesti”. Fra le 67mila referenze c’è di tutto: statue grandi e piccole, presepi, quadri, santini, stendardi, vestiti per battesimo, comunione e cresima, bomboniere, i prodotti dei monasteri e dei conventi. E ancora stole, capsule, calici, pissidi, patene e tutto ciò che serve per la liturgia, per l’abbigliamento dei parroci e per l’arredamento delle chiese.
Una mole impressionante di articoli, per il 99% prodotti da artigiani, italiani, catalogati e stipati con ordine incomprensibile per il profano ma assolutamente scientifico in un magazzino di 5mila metri quadrati che si sviluppa su due piani. Tempi di consegna: 24 ore per l’Italia, 2-3 giorni per il resto del mondo. Il presidente Zanni si schermisce quando sente parlare di una piccola Amazon degli articoli religiosi, “però da un certo punto di vista sì. Noi abbiamo un’ampiezza di gamma che è veramente molto elevata e in questo siamo molto simili. Servono logistica interna e capacità distributiva”.
In via Danubio c’è anche un set fotografico di cui si occupa il socio di Zanni, Gabriele Guatteri, e in cui vengono realizzate le foto degli oggetti in vendita per il sito internet. Uno dei punti di forza di questa esperienza è il servizio di assistenza clienti via mail e telefono affidato a madrelingua. Se chiami dalla Polonia, non ti risponde un italiano e neppure un italiano che parla il polacco. No, ti risponde una ragazza polacca.
Il piccolo sito, che nel 2007 aveva un ordine al giorno se andava bene, adesso è un’azienda con 35 dipendenti. Un’azienda che ha bisogno di crescere e lo farà realizzando una seconda sede ancora più grande: 10mila metri quadrati di magazzino e uffici nell’area produttiva di via Emore Tirelli, lungo l’autostrada, di fronte al terreno su cui sorgerà lo stabilimento di Silk Faw. “Sicuramente è un passo molto importante – le parole di Zanni – perché l’investimento necessario è molto simile al fatturato che facciamo, ma i tassi di crescita che abbiamo avuto ci danno la carica per fare questo passo”.
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