Cosa è stato fatto
Il progetto – redatto dall’architetto Stefano Fascini e di cui è responsabile unico di procedimento l’architetto Giorgia Lombardini del Comune di Reggio Emilia – ha permesso un notevole miglioramento della funzionalità e dell’accessibilità della struttura.
Nei mesi scorsi è stata realizzata una ridistribuzione più efficiente delle funzioni esistenti (ufficio, camerini, retropalco), per una migliore qualità del lavoro, che ha permesso di ottenere nuovi spazi, come lavanderia, costumeria e una foresteria per gli artisti ospiti. Per facilitare il comfort e la fruizione del Teatro, sono stati creati nuovi spazi esterni, quali la biglietteria e la sala d’attesa (foyer) degli spettatori, precedentemente assenti. In accordo con la Soprintendenza e per il miglioramento generale del complesso, in grado di connotare al meglio il teatro anche dall’esterno, si è inoltre intervenuti sul ridisegno del corpo scala esistente con l’inserimento di un portale metallico a copertura del manufatto.
Tutti gli spazi sono inoltre stati riletti in chiave di accessibilità anche per le persone con disabilità, seguendo le indicazioni del Criba e del progetto Reggio Emilia città senza barriere, a partire dalla prossima installazione della nuova platea a gradoni con sedute imbottite, completamente modulabili per permettere l’accesso anche alle persone con ridotte capacità motorie.
Sono state infine riqualificate le dotazioni impiantistiche, per l’efficientamento e il miglioramento complessivo dell’impianto audio e l’insonorizzazione: a breve sarà installato il nuovo corpo luci, mentre è già stato completato il nuovo impianto elettrico.
L’intero intervento si caratterizza inoltre per la sostenibilità ambientale: oltre alla creazione di un tetto verde sulla biglietteria, grazie alla sostituzione dei serramenti è stato realizzato un generale efficientamento energetico dell’involucro esistente, cui si aggiunge un nuovo impianto di raffrescamento/riscaldamento a pompa di calore.













