REGGIO EMILIA – Sabato pomeriggio in città è previsto un corteo organizzato da una serie di associazioni con l’obiettivo di portare al centro del dibattito la questione dell’emergenza casa. A Reggio troppi proprietari preferiscono mantenere sfitti i propri appartamenti anziché affittarli, nonostante i potenziali inquilini siano in possesso di adeguate garanzie. Questo genera un mercato nero parallelo.
Se sei straniero, è più difficile trovare una casa in affitto. La testimonianza arriva dal presidente della Associazione Diaspora Ivoriana, che vive nel nostro territorio da 13 anni e racconta le giustificazioni delle agenzie immobiliari di fronte alle porte sbarrate per la ricerca di una casa. “Ho sempre dovuto trovare amici italiani che facessero da tramite, altrimenti era molto difficile nonostante il contratto di lavoro – le parole di Abdulai Conté – Le agenzie dicono chiaramente che i proprietari hanno dato riferimenti chiari per dare le loro abitazioni in affitto. Questi riferimenti escludono gli stranieri”.
Per portare al centro del dibattito cittadino la questione abitativa, una serie di associazioni, tra cui Città migrante, avvocati di strada, passaparola, gruppo laico-missionario glm e realtà che rappresentano diverse comunità straniere promuovono un corteo per la giornata di sabato, alle 15.30 con partenza da piazzale Marconi. “Visto che le persone non riescono più a trovare affitti in modo ‘regolare’, sono costrette a ricorrere al mercato nero – il commento di Federica Zambelli di Città Migrante – con prezzi anche molto alti per abitazioni spesso fatiscenti”.
Il coordinamento delle associazioni che si battono per l’emergenza casa chiedono un tavolo con le istituzioni e con una pluralità di soggetti coinvolti. A Reggio Emilia risultano circa 3mila gli alloggi vuoti e superano quota 800 le famiglie in attesa di un alloggio popolare.
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