REGGIO EMILIA – Le elezioni regionali sono una partita difficile. Per essere eletti, non basta entrare in lista. Non esistono collegi “blindati”, sicuri, come alle elezioni politiche. E’ necessario che la lista nel suo complesso vada bene. Ma non basta. Bisogna prendere le preferenze e bisogna prenderne anche molte. E in questa corsa alle preferenze anche il fattore tempo è cruciale.
E così alcuni potenziali candidati si sono messi avanti. E’ il caso, ad esempio, di Alessio Mammi e di Elena Carletti. Lunedì sera la direzione provinciale del Pd ha scelto le 6 candidature per la circoscrizione di Reggio e martedì mattina, lungo le strade della città e della provincia, erano già affissi i manifesti 6×3 dell’assessore regionale all’Agricoltura e dell’ex sindaca di Novellara.
Anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Aragona, ha bruciato i tempi, mandando in stampa i manifesti in attesa di una candidatura che appare scontata non è ancora ufficiale. Chi ha battuto tutti, però, è stato Fabio Filippi. Forza Italia non ha ancora scelto se candidarlo ma i manifesti elettorali di Filippi sono in circolazione già da settimane e ci informano che lui “sta con la gente”.
Nel 2020 Mammi fece il pieno con più di 15mila preferenze, seguito da Ottavia Soncini, Andrea Costa e Roberta Mori, tutti del Pd. Stefania Bondavalli, candidata per la civica Bonaccini presidente, sfiorò le 3mila preferenze, Federico Amico superò le 2mila con Emilia-Romagna coraggiosa. Maura Catellani e Gabriele Delmonte superarono abbondantemente quota 3mila, mentre Aragona si fermò poco sotto le 2mila. Ma era un’altra stagione politica.
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