REGGIO EMILIA – Il liceo Chierici di Reggio piange la scomparsa di Giovanni Rapaggi, insegnante in pensione morto mercoledì scorso al termine di una lunga malattia. Aveva 80 anni ed era di Montecavolo di Quattro Castella. Nell’arco di tre decenni, a partire dagli anni ’70, ha insegnato storia dell’arte nell’istituto, confrontandosi dunque con una miriade di giovani, appartenenti a più generazioni.
“Aveva una preparazione eccezionale, era disponibile con gli studenti, la sua metodologia era all’avanguardia”, è il ricordo della collega Aurora Marzi che ne sottolinea la competenza, di un livello “tale, che quando si usciva per visite a mostre o eventi artistici, chi lo ascoltava, anche i custodi, si complimentavano con lui, dicendo che era più bravo di un docente universitario”.
Rapaggi, persona persona colta e raffinata, amava la musica. Per quarant’anni ha cantato come tenore nel coro lirico del teatro Romolo Valli. “Non dimenticherò di Giovanni, oltre al suo aplomb anglosassone, anche la voce tenorile, ben impostata, che risuonava oltre le pareti delle aule scolastiche”, è il ricordo di Sandro Ferrari, prima docente e collega di Rapaggi poi dirigente del Chierici.
“Mi ha fatto capire quanta passione ci vuole per comunicare la bellezza”, è la testimonianza dell’allievo Franco Bonetti, pittore di fama internazionale. Giovanni Rapaggi lascia la moglie Ester, la sorella Augusta, i fratelli Vittorio, Giuseppe e Alfredo, i figli Laura e Marco e tre nipoti. I funerali sono stati fissati in forma strettamente privata a causa delle disposizioni in vigore dovute all’epidemia di coronavirus.