Reggio Emilia Innovazione e Rei Lab guardano al futuro dell’auto elettrica

REGGIO EMILIA – “I cinesi che sbarcano a Reggio Emilia rappresentano una di quelle opportunità che il nostro territorio dovrà assolutamente accogliere, per essere pronto a fornire i servizi di cui queste imprese hanno necessità”.
L’investimento annunciato dai cinesi di Faw e dall’americana Silk, intenzionati a far sorgere a Gavassa una fabbrica di bolidi elettrici assume i contorni di una sfida visto dal Parco dell’Innovazione, che potenzialmente ha le carte in regola per diventare un punto di riferimento nella Motor Valley. Ne è convinto Guido Prati, presidente in questi ultimi quattro anni, della Fondazione Rei, nata dalle ceneri della società originaria Reggio Emilia Innovazione sciolta a metà del 2017 per le eccessive perdite di bilancio. Sostenuta dalla Camera di commercio, dalla Società per la Trasformazione Urbana Stu Reggiane, da Iren Rinnovabili e da Unindustria, la Fondazione Rei gestisce gli spazi del Tecnopolo. Da qualche giorno il nuovo presidente è Fausto Mazzali, numero due di Unindustria Reggio. Così ha deciso l’assemblea dei fondatori che ha rinnovato per intero anche il consiglio di amministrazione.
“Dalle statistiche redatte dalla Regione Emilia Romagna il Tecnopolo di Reggio negli ultimi anni si è piazzato sempre al primo posto, nelle iniziative effettuate a favore della innovazione tecnologica, nei seminari effettuati e nel livello qualitativo delle prestazioni erogate”, continua il commercialista Prati, che resta alla guida di Rei Lab srl. La società, che ha assorbito dieci dipendenti della precedente realtà consortile, si occupa di test di prodotto per le aziende, nella sede di via Sicilia inoltre svolge attività di formazione
“E’ una società che sta adesso realizzando un importantissimo investimento di oltre 20 milioni di euro, per estendere la propria attività alle prove per le auto elettriche, per i componenti destinati alle auto elettriche come batterie, assali, motori, tutto ciò che riguarda la componentistica del motore elettrico”.