REGGIO EMILIA – La pioggia di candidature arrivata per il posto di procuratore capo di Reggio Emilia spazza l’ipotesi che la piazza potesse essere considerata poco ambita dopo la vicenda che ha portato al trasferimento di Marco Mescolini: un provvedimento preso dal Csm a fine febbraio per “incompatibilità ambientale” dopo l’esposto di metà dei sostituti procuratori e in seguito alle chat tra Mescolini e Luca Palamara.
Poteva, quindi, essere ritenuto un posto bollente da evitare. O forse è proprio per questo che, al contrario, pare ambito visto che sono ben dieci, scrive la Gazzetta di Reggio, i candidati a diventare il nuovo numero uno della procura reggiana. Con un però: il ricorso presentato al Tar del Lazio da Mescolini, ora sostituto a Firenze, contro la decisione del Csm.
Teoricamente, se il ricorso venisse accolto – è possibile ricorrere anche al Consiglio di Stato – Mescolini avrebbe diritto di tornare. Diciamo “teoricamente” perché è chiaro che, nel caso, starebbe a lui la decisione. Tra i dieci candidati non ce n’è nessuno degli attuali sostituti procuratori: ricordiamo che il procuratore reggente è Isabella Chiesi. Ci sono però nomi noti: su tutti, soprattutto dal punto di vista mediatico, Henry John Woodcock, sostituto procuratore alla Dda di Napoli, che ha legato il proprio nome di inquirente ad alcune inchieste eclatanti: da Vallettopoli, al Savoiagate, all’indagine sulla P4. Poi c’è Gaetano Calogero Paci, procuratore aggiunto e procuratore della Dda di Reggio Calabria.
Reggio Emilia Marco Mescolini procura reggio emilia nuovo procuratore capo reggio emilia