REGGIO EMILIA – Se tutto si svolgerà nei tempi previsti, già nel weekend, o al massimo nei primi giorni della prossima settimana, i reggiani potranno tornare al Parco della Resistenza, chiuso da sabato scorso dopo che nel pomeriggio di venerdì 28 febbraio Arpae e Ausl avevano confermato al Comune che alcuni frammenti ritrovati nell’area verde erano di cemento amianto a seguito del furioso incendio di via Due Canali. Così, stamattina la ditta incaricata da Inalca ha iniziato la bonifica della zona utilizzando degli speciali aspiratori in grado di rimuovere l’amianto dall’erba senza dover danneggiare il prato.
“All’inizio si pensava di dover intervenire togliendo anche il primo strato di terreno di tutta l’area del parco – ha spiegato l’assessora alla Protezione civile di Reggio, Carlotta Bonvicini – In realtà, la ditta sta testando con buoni risultati l’impiego di macchinari in grado di aspirare i frammenti”. Per tutta la durata dell’intervento, il Parco della Resistenza resterà interdetto al pubblico, con la polizia locale incaricata di far rispettare la chiusura.
Bonificata l’area verde, la ditta si concentrerà sugli spazi pubblici dove, sin nei primi giorni successivi al rogo dello stabilimento di via Due Canali, era già intervenuta Iren, con l’obiettivo di perfezionare la pulizia. Durante tutte le operazioni di rimozione e bonifica dell’amianto, anche quelle in corso all’interno dell’area aziendale, proseguono i controlli sulla qualità dell’aria come disposto da Arpae e Azienda Usl. “Dopo una serie di trattamenti sulle superfici, le ditte lavorano alla bonifica all’interno dell’area cortiliva dello stabilimento, ma anche all’interno dell’area costruita dove ci sono i resti della copertura crollata”.
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