REGGIO EMILIA – Dopo le precedenti inchieste a tema false fatturazioni – e collegate tra loro – già arrivate in aula, questa mattina ha preso le mosse il potenziale maxi-processo che riguarda l’operazione Billions: 193 le persone per le quali il sostituto procuratore Giacomo Forte ha chiesto il rinvio a giudizio. A 50 di loro viene contestato il reato di
associazione a delinquere.
Guardia di finanza e questura avrebbero documentato operazioni finanziarie fittizie per 250 milioni e un’evasione fiscale di 24 milioni. Alcuni degli imputati non sono anonimi: Luigi Brugnano, Giuseppe Aloi e Alfonso Frontera sono stati coinvolti nell’inchiesta Aemilia; tra gli altri, c’è anche Francesco Veroni, 78 anni, presidente del salumificio Fratelli Veroni. L’imprenditore correggese è indagato per frode fiscale nella sua qualità di legale rappresentante dell’azienda.
Oggi gli avvocati difensori hanno rilevato una dozzina di difetti di notifica e il gip Andrea Rat ha rinviato al 26 ottobre. Al termine delle questioni preliminari, deciderà se e quante persone rinviare a giudizio.












