REGGIO EMILIA – Della sala pesi dell’Hockey Prato Tricolore non è rimasto quasi nulla: le fiamme hanno divorato la struttura di allenamento e gli attrezzi della storica società sportiva a ridosso del PalaFanticini, accanto al campo in sintetico inaugurato a inizio dicembre.
L’allarme è scattato poco prima delle 19.30 con la telefonata di un passante ai vigili del fuoco: l’intervento sia pure tempestivo degli uomini del 115, giunti sul posto con tre squadre composte complessivamente da 12 operatori, non ha potuto salvare la costruzione, dell’ampiezza di oltre 100 metri quadrati, utilizzata in passato anche dalla Reggiana. Un intervento, quello dei vigili del fuoco, che si é concluso poco dopo le 22.30.
Secondo quanto ricostruito, prima sarebbero divampate le fiamme che avrebbero poi provocato una forte esplosione: lo scoppio ha proiettato i componenti di alcuni attrezzi sportivi a parecchi metri di distanza, all’interno del campo da gioco, danneggiando la recinzione. Nessuna persona è rimasta coinvolta.
I dirigenti della società sportiva nelle prossime ore sporgeranno denuncia contro ignoti in questura: l’ipotesi del dolo è infatti considerata molto concreta. Forse, l’incendio è stato causato dal lancio di un petardo. Gli agenti della polizia hanno ispezionato l’area cercando di ricostruire l’accaduto. L’Hockey Prato Tricolore è una eccellenza nel panorama sportivo reggiano: la società, nata nel 1958, conta oltre 200 tesserati tra squadre maschili e femminili.
E proprio sulle cause Marco Bonacini, presidente dell’Hockey prato Città del Tricolore, non ha dubbi: “L’incendio ha distrutto la sala pesi, cento metri quadri, utilizzata per la preparazione fisica dai 18 atleti della prima squadra maschile e dalle 18 ragazze della prima squadra femminile. Le fiamme non hanno intaccato la struttura degli spogliatoi. E’ chiaro che si tratta di un incendio doloso. Noi siamo qui 363 giorni all’anno. Non c’eravamo ieri e non c’eravamo oggi. Qualcuno ha dato fuoco a una decina di tavoli e ad una quarantina di sedie di plastiche che erano accatastati accanto alla struttura. Sotto ai tavoli c’era anche una bombola, scollegata. Nelle ultime settimane in zona ci sono stati altri due incendi dolosi, uno ha riguardato un ricovero per attrezzi e giochi all’esterno di un asilo e un altro alcuni cassonetti di una scuola”.
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