REGGIO EMILIA – Un gruppo criminale molto attivo. Lo definiscono così i Carabinieri della Compagnia di Reggio e Castelnovo Monti che hanno condotto le indagini, in collaborazione con la sezione narcotici della squadra mobile della questura e con la guardia di finanza. Una banda in grado di piazzare sul mercato quantitativi di droga considerevoli. Un chilo di hashish e 400 grammi di cocaina lo stupefacente sequestrato.


Alfonso Mendicino
Cinque gli arresti. Tra loro c’è un nome noto alle cronache locali: è quello di Alfonso Mendicino, origini crotonesi, 46 anni: è l’uomo che lo scorso febbraio, ritratto in un video realizzato con un cellulare e poi diffuso sui social network, aveva aggredito un’altra persona con cui aveva avuto un alterco gettandola poi nel Crostolo. Il fatto era accaduto in via Dalmazia nei pressi di un bar. Nel dicembre scorso lo stesso Mendicino era stato condannato in appello, nell’ambito del processo Aemilia, a 6 anni e 8 mesi di reclusione per estorsione
A finire in manette anche Antonino Modafferi, nato a Reggio Calabria classe 1980, Silvia Augenti, 46 anni, originaria della provincia di Catanzaro (Scandale), sua figlia Ilaria Olivo, 23 anni nata a Montecchio, e Granit Veseli, kosovaro classe 1995.

L’operazione è scattata nelle prime ore di giovedì in zona Pieve Modolena: i militari stavano tenendo sotto osservazione l’abitazione di Modafferi, già sottoposto agli arresti domiciliari. Lì hanno bloccato il giovane kosovaro trovato con 7.000 euro in contanti. La stessa somma è stata trovata in possesso di Mendicino. Madre e figlia sono invece state fermate con 932 grammi di hascisc e 313 grammi di cocaina. Di seguito la perquisizione all’interno dell’appartamento tenuto d’occhio dove è stata trovata altra droga (74 grammi di cocaina e un etto di hascisc). Le indagini proseguono per accertare il coinvolgimento di altre persone e per risalire ai canali di rifornimento dello stupefacente e al giro di spaccio della banda.

Al termine dell’udienza di convalida i tre uomini sono rimasti in cella. Il giudice per le indagini preliminare ha concesso gli arresti domiciliari a Silvia Augenti. Rimessa in libertà la figlia Ilaria Olivo.
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