REGGIO EMILIA – Il più delle volte arrivano in auto o a bordo di un furgone, si fermano, scendono, scaricano quello di cui vogliono disfarsi e lo abbandonano sul ciglio della strada, per poi risalire sul mezzo e ripartire. Quello che non sanno però che la scena è stata ripresa dall’occhio delle fototrappole, che da qualche tempo il comune ha installato in diverse zone della città, proprio per contrastare un comportamento tanto incivile. E dalla visione delle immagini alla identificazione dei responsabili, attraverso la targa dei veicoli, il passo è breve: in due mesi sono state individuate 273 persone.
Da luglio ad agosto le telecamere hanno rilevato oltre 900 abbandoni di materiali in luoghi impropri. In tanti hanno approfittato delle ore più buie per disfarsi di rifiuti particolarmente ingombranti, come scarti di cantieri, vecchi mobili, elettrodomestici, sperando di non essere visti. Ma c’è anche chi lo ha fatto alla luce del sole, incurante del degrado che lascia alle spalle dopo il suo passaggio. C’è chi arriva in bicicletta, o a piedi e lascia i sacchi pieni di rifiuti di fianco ai cassonetti della raccolta differenziata. In questi casi sono in corso gli accertamenti della Polizia Locale per risalire ai responsabili.
In luglio e agosto le 32 fototrappole sono state installate in diversi punti della città, da via Cecati al Villaggio Foscato, alla zona della stazione. Ma le postazioni saranno soggette a rotazione. “Reggio è prima in regione in termini di raccolta differenziata con l’84,4% di rifiuti smaltiti – dice l’assessore alla Cura della Città Davide Prandi -. Ora vogliamo fare uno sforzo in più e restituire gli spazi pubblici al decoro”.
Le sanzioni vanno dai 200 ai 400 euro. In caso di abbandono tramite auto in futuro potrà scattare la segnalazione alla Procura con un’ammenda compresa tra i 1.500 e i 18 mila euro.