REGGIO EMILIA – Ascoltare i giovani e offrire loro opportunità, in modo da prevenire fenomeni di disagio. E’ l’obiettivo di un progetto che il Comune di Reggio ha illustrato questa mattina con una conferenza stampa. Vediamo meglio di cosa si tratta.
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”’Non voglio Champagne ma voglio una chance’, è un famoso verso di una canzone di un’artista trap vi lascio scoprire chi”. A parlare è l’assessore al Welfare Daniele Marchi.
Il ritornello è nel videoclip che ammicca all’uso di droga e al mondo dello spaccio, diventato famoso anche per i guai in cui sono finiti gli oltre quaranta adolescenti reggiani che hanno fatto da comparsa nelle riprese, creando assembramento. ‘Chance’ diventa ora il nome del progetto da 2,5 milioni di euro con cui il Comune vuole potenziare l’offerta educativa e culturale rivolta alla fascia d’età tra gli 11 e i 18 anni.
Punto di partenza sono le esperienze già consolidate, come quella delle “scuole aperte”, il cui ambito di azione verrà esteso agli istituti superiori, chiamati a rendere disponibili spazi durante il pomeriggio, ma anche ad allacciarsi alle azioni promosse dall’amministrazione nei quartieri. Tra le attività proposte lo sport la farà da padrone. “Un grande piano che prende in considerazione la dimensione informale dello sport, quello cioè fatto nelle piazze, nelle piste polivalenti, nei parchi e che oggi può essere valorizzato”, sottolinea l’assessore Raffaella Curioni.
Figure come quelle degli allenatori saranno messe a disposizione dalle società sportive. A loro è rivolto un bando di gara da 80mila euro. Sul territorio verrà inoltre rafforzata la presenza degli educatori di strada. Da otto, l’obiettivo è di portarli a sedici, investendo 200mila euro. Risorse aggiuntive sono previste anche per migliorare il lavoro svolto dai servizi sociali, in particolare nel sostenere le famiglie in contesti di fragilità.
Tra le tipologie di disagio in aumento a Reggio c’è la sindrome da ritiro sociale. Accentuata dalla pandemia, interessa decine ragazzi e ragazze che si autorecludono, chiudendosi in casa e rifiutando ogni aiuto. Ben più rumorosi sono invece i fenomeni del bullismo, degli atti vandalici, del consumo di droghe, anche questi nel radar del Comune. Che per avvicinarsi alle nuove generazioni lancia anche un concorso musicale. Sarà uno dei diversi modi per intercettare talenti emergenti, come quello rappresentato dal trapper reggiano Gani. “Non escludo di incontrare Gani – dice il sindaco di Reggio Luca Vecchi – Vorrei dirgli che questo è lo spirito di Reggio, è lo spirito di una città che gli dà l’opportunità di fare musica. Se lo vorrà, sono pronto ad andare a incontrarlo nel quartiere, perché anche io sono cresciuto nel quartiere”.
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